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de raho cafiero c imagoeconomicadi AMDuemila
Il procuratore nazionale antimafia intervistato dal quotidiano Gnewsonline.it

“Sono convinto che le attività investigative sviluppate sul territorio nazionale consentano di raggiungere questo obiettivo. Lo dico non solo perché sono ottimista ma anche perché sono straordinari gli impegni, in termini di impiego di personale e risorse economiche, che in questo momento si investono sulla cattura di Messina Denaro. E d’altro canto lo Stato deve necessariamente conseguire questo obiettivo perché non si può consentire che uomini del calibro mafioso di Messina Denaro continuino a sottrarsi alle ricerche". Sono queste le forti dichiarazioni del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho ai microfoni del nuovo quotidiano online del Ministero della Giustizia riguardo la latitanza del boss corleonese Messina Denaro.
Per de Raho il risultato si potrebbe raggiungere in quanto “le reti che lo attorniano e che lo sostengono sono sempre numerose ma di volta in volta, mese dopo mese, si interviene tagliandole. Così facendo ci si avvicina all’obiettivo e credo che il 2019 sarà proprio l’anno della fine della sua latitanza".
Durante l'intervista il procuratore ha parlato del DDL anticorruzione: "Il decreto anticorruzione è stato sicuramente un ulteriore e importante passo in avanti per contrastare uno degli aspetti di maggiore inquinamento della nostra economia e di parte della nostra politica". Secondo il magistrato "si sostiene da tempo che le mafie oggi utilizzano gli stessi metodi che i corruttori hanno utilizzato per entrare nell’economia e sovvertire il sistema degli appalti o comunque dei rapporti con la pubblica amministrazione. Non più minacce, non più violenze ma denaro e favori". Per questo "aumentare gli strumenti di contrasto nel campo della corruzione significa anche migliorare il contrasto alle mafie".

Foto © Imagoeconomica

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