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dia 4Blitz a Gela, nel Vicentino, a Milano, Padova e Bologna
di Emiliano Federico Caruso
La Dia di Caltanissetta, collaborando con le varie sezioni e centri operativi di Bologna, Milano e Padova, ha eseguito questa mattina un sequestro di due milioni di euro, emesso dalla Sezione misura di prevenzione del Tribunale locale, nei confronti del 47enne Cristoforo Palmieri, considerato dagli inquirenti "persona molto vicina alle consorterie mafiose della 'stidda' e di 'cosa nostra' di Gela e di Vittoria".
Palmieri era un volto noto nel vasto panorama della criminalità siciliana, con numerosi precedenti tra estorsione, omicidio, rapina, ricettazione, furto aggravato e porto abusivo di armi. Venne già indagato un mese fa insieme a Francesco Cardizzone, Giuseppe Guaia, Roman Vasile, Monica Rinzivillo e Valerio Longo per fittizia intestazione di beni nel corso del sequestro di cinque società collegate al clan Rinzivillo.
Allora i sequestri furono per un milione e 200 mila euro in società come la M.S.G. Metal Sud Gas srl, la R.M. Saldatura srls, la M.S.G. Costruzioni srls, la G.L. Costruzioni srls e la Tecnomed srl unipersonale, in verità già sequestrata a maggio del 2017.
Storici rivali degli Emmanuello, i Rinzivillo sono da sempre un clan molto attivo in Sicilia nel traffico di droga, negli appalti edilizi e nelle estorsioni. Nonostante una violenta faida interna alla fine degli anni '90 e l'allontanamento dei Rinzivillo dai vertici di Cosa Nostra in seguito all'ascesa di Daniele Emmanuello, i due clan, fuori dai confini della Sicilia, non hanno mai esitato a fare affari insieme. 
In seguito alla morte di Daniele, ucciso dalla polizia il 3 dicembre 2007 mentre tentava di scappare ingoiando nello stesso tempo alcuni pizzini, i Rinzivillo riuscirono a riprendersi gran parte del loro potere criminale ed economico grazie a collegamenti con la politica e l'imprenditoria, confidando anche nell'operato dello stesso Palmieri, ormai considerato un sicuro punto di riferimento per le cosche e inserito a pieno diritto negli affari di Cosa Nostra.
Vicinissimo al cugino Antonio Palmieri, a Massimo Terlati, a Nicola Liardo e Gaetano Azzolina, considerati personaggi importanti tra i clan di Gela, Cristoforo Palmieri venne anche indagato, insieme a Carmelo Curvà, Orazio Rolletto e Carmelo Palmieri, per l'omicidio di Crocifisso Sartania, ucciso e poi dato alle fiamme a febbraio del 1995 nelle campagne siciliane di Acate.
Omicidio, a quanto pare, commesso a causa di una relazione piuttosto violenta che Sartania avrebbe avuto all'epoca con la sorella di uno degli indagati. Ad aiutare gli investigatori a chiarire quell'omicidio nel ragusano fu poi Rosario Trubia.
Esponente di spicco nei clan di Cosa Nostra, abilissimo nel giro delle estorsioni, già braccio destro di Daniele Emmanuello, Trubia fu il boss del mandamento gelese diretto del clan dal 1995 al 1998, quando venne infine arrestato. Subito dopo l'arresto, Trubia divenne collaboratore di giustizia, iniziando a fare nomi e cognomi preziosi per gli investigatori, al punto da infastidire i piani alti della mafia siciliana: il suo omonimo nipote, condannato all'ergastolo per duplice omicidio di Aurelio Trubia e Andrea Cavaleri, verrà trovato "suicidato" nella sua cella del carcere di Enna il 5 novembre del 2008, in circostanze mai chiarite.
Il sequestro di oggi, in particolare, ha coinvolto numerose società sparse tra Veneto, Sicilia, Lombardia e Romania, del valore complessivo di due milioni di euro. Società che, tanto per non farsi mancare nulla, andavano dall'edilizia all'immobiliare fino all'intrattenimento videoludico, tra cui:

- Una quota Sociale del 50% dell’intero capitale sociale della Società C.I.M. COSTRUZIONI INDUSTRIALI S.R.L.

- Il complesso aziendale Ditta Individuale Curvà di Rosalba, ma con sede legale ad Acate, dedicata all'allevamento di Ovini e Caprini

- L'intero capitale sociale e il complesso aziendale della  Società Soces  S.R.L., con Sede Legale in Gela

- Il complesso aziendale della Società Padis Isolamenti S.R.L., a soggetto estero, con sede legale a Bucarest

- L'intero capitale sociale e il complesso aziendale della Società C.I.M. Im pianti Industriali S.R.L., con Sede in Vittoria (Ragusa)

- Una quota sociale del 55% dell’intero capitale della Società M.S.G. Costruzioni S.R.L.S.”, con Sede Legale in Gela

- L'intero capitale sociale e il complesso aziendale della Società Montecchio Bowling S.R.L., con Sede Legale in Montecchio Maggiore

- Quattro immobili siti  in  Gela

- Due immobili e due terreni siti in Vittoria,

- Dieci conti correnti

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