Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Reggio Calabria
di AMDuemila
Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha confermato l’ ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone. Il primo capomandamento di Brancaccio (Palermo) attualmente al 41 bis e fedelissimo di Totò Riina, e il secondo, oggi 77enne fu a capo del mandamento tirrenico della 'Ndrangheta all'epoca degli attentati ai carabinieri avvenuti tra il ’93 ed il ’94.
I due infatti sono accusati dalla Dda di Reggio Calabria di essere i mandanti degli attentati compiuti a Reggio contro pattuglie dei carabinieri che portarono alla morte di due militari ed al ferimento di altri due.
Attentati, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, che rientravano nella strategia stragista voluta dal boss di Cosa nostra Totò Riina agli inizi degli anni '90 per ricattare lo Stato ed avviare una trattativa con le istituzioni.
Filippone, è stato arrestato il 26 luglio scorso, mentre lo stesso giorno un'ordinanza è stata notificata in carcere a Giuseppe Graviano. Nell'inchiesta, denominata "'ndrangheta stragista", era indagato anche Giovanni Aiello, ex poliziotto ritenuto vicino ai servizi segreti e indicato da alcuni pentiti come "faccia da mostro", morto ieri sulla spiaggia di Montauro (Catanzaro) dove viveva da anni. Aiello era accusato di induzione a rendere dichiarazioni false all'autorità giudiziaria perché avrebbe costretto l'ex capitano dei carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi a mentire sui suoi rapporti con lo stesso Aiello e sul suo ruolo nella 'ndrangheta. Al momento, mentre si attendono i risultati dell’autopsia, la Procura di Reggio Calabria ha messo sotto sequestro probatorio la casa, la barca e il cellulare di Aiello. La casa era stata perquisita precedentemente nell'ambito dell'operazione.
Fonte ANSA
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