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capaci copyright shobhaE spunta la figura di un mediatore
di AMDuemila
Ci sarebbero stati tre incontri tra il boss di Alcamo Vincenzo Milazzo ed i servizi segreti prima che le stragi si abbattessero sulla Sicilia, venticinque anni fa, uccidendo Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle scorte. A raccontarlo è il collaboratore di giustizia Armando Palmeri, 57enne, ex autista del boss, che il 18 novembre 2016 è stato sentito dai pm di Caltanissetta, Gabriele Paci e Stefano Luciani.
Addirittura a presentare i Servizi al capomafia sarebbe stato tal “dottor Lauria” che altri non sarebbe che l’ex senatore di Forza Italia (poi transitato nell’Udeur), Baldassare Lauria. A raccontare il dettaglio è oggi Il Fatto Quotidiano.
In particolare Palmeri parla di alcune riunioni svoltesi prima della strage di Capaci a cui avrebbe partecipato lo stesso Milazzo, poco prima della strage di Falcone. “C’era gente dei servizi - gli avrebbe detto al termine della stessa il boss - Sono dei pazzi, vogliono fare cose da pazzi”. Il capomafia di Alcamo infatti era contrario alle stragi e spesso, dopo l’Attentatuni, ai suoi “picciotti” diceva: “questa cosa ci porta a sbattere”.
Quella sua opposizione alla strategia stragista sarebbe stata pagata con la vita dallo stesso Milazzo, il 14 luglio 1992. Pochi giorni dopo venne uccisa persino la sua compagna, Antonella Bonomo (incinta di tre mesi).
Palmeri, difeso dagli avvocati Antonio Ingroia e Daniele Sampino, fornisce agli inquirenti ulteriori dettagli: “Il primo incontro tra Milazzo e gli appartenenti ai servizi avvenne prima della strage di Capaci e rammento che fu il Lauria a presentare costoro al Milazzo. Ricordo che Milazzo appellò il Lauria come un altro pazzo, quando commentò in mia presenza la proposta che questi aveva fatto di usare fuori della Sicilia armi batteriologiche”.
Il “dottor Lauria” sarebbe dunque il mediatore. Un soggetto che il pentito descrive come primario chirurgo al nosocomio di Alcamo.
Palmeri non riesce ad aggiungere ulteriori dettagli sulla “carriera politica” di Lauria, ma l’unico medico alcamese che corrisponde alla descrizione del pentito sarebbe proprio Baldassare Lauria. Palmeri, a causa del “trascorrere del tempo”, ha detto di non essere in grado di riconoscere i misteriosi uomini dei servizi. Però rilancia su quegli incontri ricordando che il primo sarebbe avvenuto nella casa di tale Manlio Vesco, un presunto estortore della cosca alcamese, oggi indicato da Palmeri come “uno dei canali attraverso cui si contattava il Lauria per presenziare alle riunioni”.
Nel ’98 aveva riconosciuto in una foto l’abitazione di Vesco ed anche il luogo di un secondo incontro tra boss e servizi. Sarebbe avvenuto in una casa di Contrada Consa. Poi ce ne sarebbe stato un terzo in una villa alle pendici del monte Bonifato, sempre nell’alcamese.

Foto © Shobha

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