di AMDuemila
Sale l’allerta al Palazzo di Giustizia di Palermo. Questa mattina il giudice Nicola Aiello ha trovato una croce disegnata sulla porta della sua stanza nel palazzo di giustizia. Un segnale decisamente sinistro e intimidatorio su cui ora indagano i carabinieri di Palermo. Proprio oggi all'aula bunker dell'Ucciardone si sta svolgendo il processo contro alcuni esponenti dei mandamenti di Porta Nuova, e Villabate arrestati nell’operazione “Panta Rei” del dicembre 2015 che mise alla sbarra anche boss delle famiglie di Borgo Vecchio e Bagheria. L’udienza vede il Gup Aiello impegnato nel giudizio in abbreviato a 39 persone accusate, a vario titolo, di mafia ed estorsioni. Le condanne chieste dai pm della Dda di Palermo Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco superano i 3 secoli di carcere. Per il collaboratore di giustizia Giuseppe Tantillo sono stati chiesti cinque anni.
Un processo, in rito abbreviato, che gli imputati sembra abbiano cercato di ostacolare in diversi modi. I legali di alcuni imputati infatti avevano ricusato il giudice Aiello contestando che in qualche modo fosse entrato nel merito delle accuse e perciò che non poteva più garantire quella terzietà necessaria per emettere la decisione che spetta al gup. La Corte d'appello, a dicembre scorso, ha invece confermato Aiello.
Oggi questo nuovo atto intimidatorio ancora tutto da chiarire. Il giudice intanto si è detto sereno e in attesa “delle indagini dei carabinieri".
La redazione di ANTIMAFIADuemila esprime completa e sentita solidarietà al giudice Nicola Aiello nella speranza che si faccia chiarezza sul fatto quanto prima.
Croce sulla porta del Gup di Palermo Aiello
- Dettagli
- amduemila-1