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cassazione webIl pg aveva chiesto ai giudici di riconoscere il diritto di critica
di Aaron Pettinari
Una decisione assurda. Solo così si può commentare la sentenza della Cassazione che non ha ritenuto di dover confermare l’assoluzione di Rino Giacalone, “colpevole” di avere diffamato del boss mafioso e stragista Mariano Agate in quanto, in un articolo pubblicato sul sito Malitalia.it, aveva scritto nel giorno in cui il boss era deceduto, che con la morte del boss Agate era morto un “gran bel pezzo di merda” parafrasando la famosa frase di Peppino Impastato, “la mafia è una montagna di merda”. La Procura di Trapani aveva fatto ricorso dinanzi alla massima Corte che ora ha deciso che il processo dovrà tornare in appello.
Secondo la Cassazione non merito l'assoluzione - ha commentato lo stesso Giacalone - Qualcuno so che si dispiacerà, altri forse faranno festa, io ringrazio i miei avvocati Enza Rando, Carmelo Miceli, Giulio Vasaturo e Domenico Grassa. Noi andremo avanti attendendo le motivazioni della sentenza. Il pg aveva chiesto la conferma della sentenza di assoluzione ed era entrato nel merito chiedendo ai giudici di riconoscere il corretto uso del diritto di critica e del rispetto pieno dell'art. 21 dell Costituzione. Probabilmente, ma bisogna leggere le motivazioni, i giudici dinanzi all'appello contro l'assoluzione presentato dal pm della procura di Trapani, per saltum in cassazione, possono avere ritenuto competente a esaminare l'appello i giudici di secondo grado. Staremo a vedere”.
Proprio nel giugno 2016 il giudice monocratico del Tribunale di Trapani, Gianluigi Visco, aveva assolto il giornalista “perché il fatto non sussiste” citando nel pronunciamento della sentenza l’articolo 21 della Costituzione in cui si riconosce il lecito esercizio del diritto di critica e di libertà di stampa. Un anno dopo la libertà d’informazione e di critica torna ad essere messa in discussione. Certo è che la Suprema Corte avrebbe potuto ritenere inammissibile il ricorso chiudendo definitivamente una vicenda che appare più che mai incredibile ancor di più in questi giorni in cui si è ricordata la memoria di Peppino Impastato.

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