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polizia c ansaPer gli inquirenti “vicino alla famiglia di Brancaccio”
di AMDuemila
Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un decreto di confisca di beni per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro, emesso, su proposta del Questore, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, a carico di Francesco Francofonte. Quest’ultimo, 61enne imprenditore arrestato dalla Squadra Mobile di Palermo nel maggio 2009 con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione, è ritenuto dagli inquirenti come vicino alla famiglia mafiosa di "Brancaccio” tra i quali Fedele Battaglia, ex reggente del mandamento di Brancaccio, e Santino Puleo.
Ma anche in passato, nelle intercettazioni ambientali relative al procedimento penale "Gotha", il nome di Francoforti era emerso in una serie di colloqui tra i boss Francesco Bonura e Antonino Rotolo, nel corso dei quali risultava che l’imprenditore poteva contare sull’appoggio anche della storica famiglia dei Lo Piccolo.
Dunque le indagini svolte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso di sequestrare e, successivamente confiscare, un consistente patrimonio costituito da imprese edili, aziende che operano nella commercializzazione di materiali da costruzione, nel movimento terra, nel settore del recupero e smaltimento di rifiuti edili, nonché di beni immobili, mobili, conti correnti e polizze assicurative.
Secondo l’accusa Francofonte si sarebbe avvantaggiato nella sua attività grazie a tutti quei meccanismi di pressione e coartazione tipici dell'organizzazione criminale, espandendosi prepotentemente nel settore edile e di movimentazione terra, e traendone, così, notevoli vantaggi economici personali.
Ecco l'elenco dei beni confiscati a Francesco Francofonti: impresa lndividuale "Francofonti Francesco" con sede in Palermo via Messina Marine; società in nome collettivo denominata "M.EDIL Snc Dl Francofonti Francesco & C." con sede a Palermo via Messina Marine; lmpresa Individuale denominata "FRA.SAV. " con sede a Palermo, via Albricci; Società a Responsabilità Limitata denominata "Centro Recuperi Srl a Socio Unico" con sede a Palermo via Albricci; Fabbricato sito in Palermo via Ferdinando Gangitano, un terreno in via Gangitano, un box e posto auto in via Albricci; appartamenti in via Albricci", in corso Pisani, in via Mannella Bragaglia; deposito in via Rocco Jemma; in via XXVII Maggio/via Pecori Giraldi; un garage in via XXVII Maggio/via Pecori Giraldi; diversi appezzamenti di terreno a Brancaccio; conti correnti, depositi bancari, polizze assicurative ed altri prodotti finanziari; 43 veicoli tra cui autocarri trasporto, trattori stradali, semirimorchi, veicoli commerciali ed autovetture. II valore complessivo dei beni sottoposti a confisca ammonta ad oltre 12 milioni di euro.

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