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battaglia 1988 omicidio targato palermoLa Procura ha chiesto la riapertura delle indagini
di AMDuemila
Le rivelazioni del pentito Antonino Pipitone, il boss di Carini che da mesi collabora con i pubblici ministeri di Palermo, fanno luce su sei omicidi. Per due vittime, Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto, uccisi in un agguato, e per il delitto di Francesco Giambanco, la Procura la scorsa settimana ha disposto tre fermi e ottenuto l'arresto di Vincenzo Pipitone, zio del collaboratore di giustizia. Per altri tre delitti - gli omicidi del boss Lino Spatola, di Felice Orlando e di Giampiero Tocco, sequestrato davanti alla figlia di 6 anni e poi assassinato - i pm Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi e Amelia Luise hanno richiesto al gip la riapertura delle indagini.
Per l'omicidio Spatola, vicino al capomafia Nino Rotolo, ucciso l'11 gennaio del 2006, su ordine dei capimafia di San Lorenzo Sandro e Salvatore Lo Piccolo che temevano un suo tradimento, non c'è stata ancora nessuna condanna. Le indagini, infatti, nonostante le rivelazioni del pentito Gaspare Pulizzi, furono archiviate. Pipitone ha raccontato ai pm che l'uomo fu attirato in un tranello: convocato per un summit di mafia, si presentò all'appuntamento con una bottiglia di champagne e un coniglio. Venne strangolato e sepolto a Villagrazia di Carini: i suoi resti vennero ritrovati solo a distanza di anni. Giampiero Tocco fu eliminato, sempre su ordine dei Lo Piccolo, perché sospettato dell'uccisione di Peppone Di Maggio, figlio del mafioso storico di Cinisi Gaspare Di Maggio. Per il delitto sono stati condannati i boss Lo Piccolo, Damiano Mazzola e Gaspare Pulizzi. Rapito il 26 ottobre del 2000 mentre era in auto con la figlia, fu strangolato e sciolto nell'acido. Il pentito starebbe facendo i nomi di altri mafiosi coinvolti oltre a quelli già condannati. Felice Orlando, invece, venne ucciso nel 1999, a colpi di revolver davanti a una macelleria dello Zen. Il collaboratore Gaspare Pulizzi confermò quanto già dichiarato dal pentito Isidoro Cracolici. Orlando avrebbe più volte detto di "volersi prendere lo Zen nelle mani e uccidere Sandro Lo Piccolo", dicono i pentiti. Per l'omicidio è stato condannato Pulizzi, mentre è ancora in corso il processo ai Lo Piccolo.

Fonte ANSA

Info foto: 1988. Omicidio targato Palermo (© Letizia Battaglia)

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