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lombardo tribunaleLa richiesta del Pg al processo d’appello
di AMDuemila
La Procura generale, rappresentata dal Pm Agata Santonocito, ha chiesto sette anni e otto mesi di reclusione per Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione Siciliana ed ex leader del Mpa. La richiesta è stata avanzata in aula al termine della requisitoria nel processo davanti alla Terza Corte d'appello di Catania. La sentenza è prevista per la fine di gennaio 2017.
Lombardo era stato condannato il 19 febbraio del 2014 per concorso esterno all'associazione mafiosa a sei anni e otto mesi col rito abbreviato, al processo presieduto dal Gip Marina Rizza. La pubblica accusa ha oggi chiesto la conferma della sentenza di primo grado per il concorso esterno, ma aggiungendo un anno per reato elettorale, dal quale era stato assolto.
L'inchiesta in cui è stato coinvolto Lombardo rappresenta uno stralcio dell’indagine “Iblis”, portata avanti dai carabinieri del Ros di Catania, che avevano svelato rapporti tra Cosa nostra, politica e imprenditoria. Così per l'ex presidente della Regione Sicilia ed il fratello Angelo era stato aperto un processo per reato elettorale davanti al giudice monocratico. Per entrambi la Procura aveva poi presentato una richiesta di archiviazione per concorso esterno all’associazione mafiosa ma il gip Luigi Barone, in camera di consiglio, rigettò la stessa disponendo l’imputazione coatta.
Gli inquirenti, già nella richiesta di archiviazione, avevano scritto di considerare fondata l’esistenza di “elementi di prova circa i rapporti tra gli onorevoli Raffaele e Angelo Lombardo ed esponenti di Cosa nostra finalizzati a ottenere il sostegno dell’organizzazione criminale in occasione di competizioni elettorali anche mediante finanziamenti provenienti dall'organizzazione e che si ritiene essere stati effettivamente erogati”.
L’udienza successiva del processo d'appello si terrà il 10 novembre con le dichiarazioni spontanee di Lombardo.

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