Era lui l'uomo dei ''pizzini'' di Messina Denaro
di AMDuemila
Inizierà mercoledì prossimo davanti al Tribunale di Marsala il dibattimento nei confronti dell’anziano capomafia Vito Gondola (78 anni). Il processo era stato rinviato a causa dei problemi di salute del boss, già ai domiciliari, ma ora si è proceduto con il rinvio a giudizio. Secondo i giudici ed i medici legali, infatti, Gondola, soprannominato “Coffa” sarebbe in condizioni di essere presente. Finito in manette nell’operazione “Ermes” le indagini avevano svelato il suo ruolo di spicco nell’organizzazione criminale, uomo cardine nella rete di protezione del superlatitante di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro. Era lui ad occuparsi dello smistamento dei “pizzini” che avveniva in due masserie nelle campagne di Mazara e Campobello di Mazara, una di proprietà dello stesso Gondola e l’altra di Michele Terranova. Gondola avrebbe ricevuto il “testimone” da Patrizia Messina Denaro (la sorella del boss di Castelvetrano) e dal nipote, Francesco Guttadauro. Grazie alle intercettazioni si è scoperto che proprio l’anziano boss gestiva una rete di dieci persone. A sei delle persone coinvolte lo scorso 2 maggio il gip di Palermo Walter Turturici ha inflitto 80 anni di carcere (17 a Giovanni Domenico Scimonelli, Michele Gucciardi e Pietro Giambalvo). Gli altri quattro sono invece imputati sempre davanti al Tribunale di Marsala (Presidente Sergio Gulotta e giudici a latere Moricca e Pierini). Quest’ultimo procedimento riprenderà il prossimo 5 ottobre.
Mafia, al via il processo contro il boss Gondola
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