Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

corleone web0Il post su Facebook dopo l'articolo di Repubblica sull'inchino davanti a casa Riina
di AMDuemila
"Buffone lei e il suo collega che ha scritto l'articolo". Così scrive Tony Ciavarello, genero di Totò Riina, nel profilo Facebook di Dino Paternostro, storico della mafia e dirigente del dipartimento legalità e memoria storica della Cgil di Palermo. Paternostro aveva ripreso l'articolo di Repubblica sull'inchino della vara di San Giovanni Evangelista davanti alla casa di Ninetta Bagarella, moglie del padrino di Cosa nostra. L'epiteto di "buffone" viene spiegato da Ciavarello con il fatto che Paternostro "conosce benissimo le tradizioni corleonesi e dà visibilità a altri buffoni che x due lire spalano fango su un intero paese". Paternostro ha annunciato che denuncerà l'episodio ai carabinieri.
L'articolo di Repubblica riguarda l'episodio che chiama in causa l'ultima processione, risalente a domenica scorsa. Il commissario di polizia e il maresciallo dei carabinieri, che erano presenti, avevano subito lasciato la processione inviando una relazione alla procura distrettuale antimafia. Dai primi accertamenti era emerso che uno dei membri della confraternita di San Giovanni Evangelista, Leoluca Grizzafi, incensurato, è cugino di secondo grado della Bagarella.
"Ciavarello, la ringrazio per tanta attenzione. - scrive Salvo Palazzolo su Facebook in risposta agli epiteti rivolti a lui ed a Paternostro - Ma non si illuda, non si sprechi in appassionati post: a Corleone, in Sicilia, ci sarà sempre meno spazio per i Riina e per chi la pensa come loro. Mi permetto di consigliarle la lettura di un altro mio articolo, su suo cognato Salvo... ovvero tutte le cose che non ha scritto nel libro sulla vostra famiglia".
In seguito alle offese rivolte da Ciaravello è giunta la solidarietà da parte di Riccardo Arena, presidente dell'ordine giornalisti Sicilia: "Piena e incondizionata solidarietà a Salvo Palazzolo e Dino Paternostro - scrive Arena - i giornalisti possono e devono scrivere, leggere, condividere, commentare quel che credono. I familiari dei mafiosi non fanno paura: noi siamo tanti, tanti di più".
Intanto, la Curia di Monreale ha fatto sapere di aver avviato un'indagine su quanto avvenuto. La Commissione si riunirà lunedì 6 giugno ed è stata nominata dall'arcivescovo. La Curia precisa che "il parroco, don Domenico Mancuso, al quale è stata chiesta una relazione ben dettagliata dei fatti, afferma che il tragitto processionale è stato quello tradizionale, comunicato a tempo debito, come di regola, al Commissariato di Polizia, al Comando dei Carabinieri e al Comando di Polizia municipale; la sosta, non concordata precedentemente, c'è stata realmente ma non c'e' stato alcun 'inchino' del simulacro".
"Si consuma l'ennesimo episodio di 'inchino' nella culla del capo dei capi", ha denunciato il senatore del M5S e componente della Commissione Antimafia, Mario Giarrusso. Si tratta, ha continuato il senatore M5S, di "episodi ormai collaudati che si ripetono da anni in diversi parti del Meridione; luoghi dove la mafia si vuole imporre a tutti i costi anche tramite l'ausilio di politici corrotti e purtroppo anche delle istituzioni religiose. Questa volta l'episodio è accaduto a Corleone. Un 'inchino' in via Scorsone - ha spiegato Giarrusso - sotto l'abitazione della moglie di Riina. E' un fatto gravissimo, l'episodio fa emergere il lato oscuro della complicità di chi non poteva non sapere della scelta di fermarsi sotto l'abitazione della moglie del boss. Questo grave fatto avviene dopo una serie di episodi contrastati dalle forze dell'ordine con arresti effettuati nei mesi scorsi e di cattiva gestione pubblica che ha portato il ministro dell'Interno ad inviare un'ispezione per verificare l'esistenza di eventuali infiltrazioni mafiose presso il comune di Corleone".

Nei confronti del sig. Ciavarello il totale biasimo per le sue offese a Dino Paternostro e a Salvo Palazzolo verso i quali va il nostro abbraccio e la piena solidarietà.

La Redazione di Antimafia Duemila.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos