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a cura della 3a B Liceo D. Dolci
Spesso parliamo di mafie, ingiustizie, illegalità riferendoci ai fatti tragici che hanno colpito la nostra terra. Ma la lotta alle mafie ha tante sfumature. Noi ragazzi della terza B del liceo Dolci accompagnati dal prof Barbieri, referente della legalità, e dalla prof Radosta, siamo stati in questi giorni presso i Cantieri culturali della Zisa incontrando la Sartoria Sociale. Un modo alternativo di fare impresa. Abbiamo visto un filmato che ci ha commosso profondamente.

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Spesso noi vediamo e compriamo un vestito, una borsa, un prodotto finito. Ma quanta sofferenza, quanta ingiustizia, quanti morti, quante malattie dietro quel lavoro. Quanto sfruttamento che i media, spesso, non mettono in risalto, per non inimicarsi le multinazionali. E noi, cittadini poco consapevoli e superficiali, compriamo senza sapere la storia di un prodotto. Si è proprio cosi! Mentre noi godiamo di piccoli piaceri, tante persone soffrono e vivono da sudditi e da schiavi. Un pugno nello stomaco vedere certe immagini e capire che spesso siamo complici silenziosi.

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Alla fine della mattinata ci siamo anche divertiti improvvisandoci stilisti e capendo che riciclare è fondamentale. Anche questa è lotta concreta alle mafie, diventando innanzitutto cittadini consapevoli e responsabili. Grazie alla sartoria sociale, a Silvia Buzzone, che ci ha parlato della splendida realtà di Addiopizzo. Grazie al progetto legalità del nostro liceo Dolci che ci ha fatto crescere... e sotto le feste pasquali sarà utile.