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di Antonella Napoli
Da oggi decine di attivisti e esponenti della società civile hanno iniziato un “Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti". L’iniziativa contro le politiche razziste del governo giallo-verde è stata lanciata da padre Alex Zanorelli davanti al Parlamento.
Ogni primo mercoledì ribadiremo il nostro impegno - è il messaggio lanciato dallo storico missionario - del mese per dare rilevanza pubblica e politica a chi digiuna nelle proprie case o nei monasteri. Per marzo sarebbe stato il Mercoledì delle Ceneri, giorni di digiuno per noi cristiani. Ma la Questura di Roma ha negato il permesso (piazza già occupata da altri manifestanti), per cui abbiamo deciso di anticiparlo al 5 marzo. Digiuneremo nella convinzione che - come dice il profeta Isaia - astenersi dal cibo significa" sciogliere le catene inique, rimandare liberi gli oppressi,dividere il pane con l’affamato, introdurre in casa i miseri, i senza tetto.
Il digiuno affina lo Spirito perché possiamo ascoltare il grido di sofferenza di tanti nostri fratelli - ha con Zanotelli - e muoverci a rompere le catene che legano la ‘Carne di Cristo’ come dice Papa Francesco”.

Tratto da: articolo21.org

Foto © Imagoeconomica