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1di Matías Guffanti - Foto
Al Parco del Sole, centro educativo nel mezzo del quartiere palermitano Alberghiera, lo scorso 25 giugno, è stata organizzata una festa di fine anno, un evento carico di emozioni e impegno sociale. I partecipanti, insieme ai bambini, i principali protagonisti, hanno dato vita ad uno spettacolo teatrale e musicale per le famiglie, i collaboratori e il pubblico in generale. Le attività sono iniziate alle 16 alla presenza di familiari di vittime della mafia e del fondatore del centro, padre Cosimo Scordato, dell’attuale presidente Massimo Messina e di membri dell’Esercito di Palermo.
La volontaria Adriana Gnani ha presentato le varie performance artistiche dei bambini di età compressa tra i 6 e i 12 anni e gli interventi del movimento culturale internazionale Our Voice, che ha collaborato nei preparativi, come anche all’organizzazione, Scorta Civica, con la presenza di Alfredo Russo, la rivista ANTIMAFIADuemila e l’Onlus Funima International che, dal 2013, sostiene le attività che i collaboratori della zona portano avanti nel centro.


La rappresentazione, le canzoni e le recitazioni hanno colmato di speranza ed entusiasmo i presenti, alcuni referenti hanno preso la parola per risaltare l’importanza di centri con le caratteristiche del Parco del Sole. Tra i presenti c’erano Vicenzo Agostino e sua moglie Augusta Schiera, genitori dell’agente di polizia Antonino Agostino, ucciso nel ’89, e che ancora oggi aspettano giustizia. Emozionato e riconoscente per ogni bambino presente ha detto: “Come possiamo parlare di libertà per questi bambini in un mondo dove persino alcuni magistrati sono corrotti? Per non parlare della corruzione che esiste in altre istituzioni che non credevo fosse presente anche nel potere giudiziario. Tutto ciò mi fa pensare: perché si sono sacrificati tutti questi personaggi, questi martiri, questi giusti che i bambini hanno nominato? Dobbiamo svegliarci, renderci conto di come stanno realmente le cose, per rendere gloria alle persone che hanno dato la vita per la giustizia”.
Il fondatore del centro, Cosimo Scordato, ha segnalato l’importanza del sacrificio di coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà. Libertà che oggi, dalle piccole alle grandi cose, dobbiamo continuare a difendere, come lo fa il Parco del Sole, con le sue attività che coinvolgono circa 40 bambini ai quali offre assistenza a livello scolastico, nella formazione dei valori umani, ascoltando ed aiutandoli nei diversi problemi che alla loro giovane età si trovano ad affrontare. Un lavoro che con grande sforzo riesce a cambiare vite e realtà, spesso inserite in un ambiente di violenza, indifferenza e odio di una società sempre più disumana e lontana dai valori essenziali che permettono all’uomo di vivere con dignità.
Tra gli invitati presenti anche Luciano Traina, fratello di Claudio Traina, agente di scorta ucciso nell’attentato contro Paolo Borsellino e membri dell’Esercito di Palermo: il Colonnello Francesco Velardi, il Tenente Colonnello Antonio Badalamenti, il Maresciallo Smamartano, il signor Marcello Buttice ed il signor Giuseppe La Piana.
L’evento ha avuto un forte eco positivo nella zona, una festa semplice ma intensa, dove si respirava l’impegno, la volontà, le intenzioni di prendere consapevolezza, almeno in quel momento, che nel mondo della criminalità organizzata esistono altre vittime, quasi sempre invisibili, che sono questi bambini. E che quando si parla di antimafia, di leggi e decreti, si parla anche di educazione alla legalità che altro non è che accompagnamento e sostegno a questi bambini che se non trovano alternative alla strada, possono, con buona probabilità, andare ad ingrossare le file mafiose, della delinquenza e, nel migliore dei casi, della povertà e dell’emarginazione sociale.

Foto © ACFB

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