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cutro primo pianodi Ignazio Cutrò
Sono particolarmente grato alla amministrazione comunale di Padula, piccolo paese della provincia di Salerno, che insieme ad una folta delegazione dell'Associazione Nazionale Joe Petrosino, guidata dal presidente della associazione Lamanna e dal pronipote del coraggioso poliziotto italoamericano Nino Melito Petrosino, verrà in visita il 10 marzo a Bivona per manifestare alla mia famiglia la loro vicinanza dopo avere appreso la notizia delle intercettazioni shock del presunto capomafia di San Biagio Platani Giuseppe Nugara che riferendosi alla mia persona affermava che "appena lo Stato si stanca e gli toglie la scorta poi vedi...". L'iniziativa, che vede la partecipazione di una delegazione guidata dall'assessore alla Cultura del Comune di Padula e del Viceprefetto di Salerno, dottor Vincenzo Amendola, fa seguito alla firma del protocollo d'intesa con l'amministrazione comunale di Padula e l'Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia siglato poche settimane fa. Nel corso della loro visita gli amici di Padula incontreranno il sindaco di Bivona Milko Cinà. Una visita istituzionale certamente ma, anche l'occasione per fare il punto della situazione a poche settimane dalla notizia delle minacce mafiose e richiamare l'attenzione di tutti, nessuno escluso, sulla necessità di non fare mancare il sostegno alla mia famiglia. Nell'esprimere la mia più sincera gratitudine agli amici di Padula non posso non sottolineare il fatto che a tutt'oggi ciò che mi viene a mancare è il sostegno delle Istituzioni preposte alla sicurezza della mia famiglia. Da quando sono venuto a conoscenza delle terribile notizia delle minacce non ho ricevuto nemmeno una telefonata dal Ministero degli Interni. Un silenzio assordante che fa a pugni con la realtà che sto vivendo e che finisce per tradire tutti coloro che con coraggio civile hanno denunciato la violenza e la prepotenza mafiosa. Noi continueremo a fare la nostra parte nella speranza che chi di dovere capisca.

ANTIMAFIADuemila
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