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di Antonio Sica - Video
“La avevamo chiesta al Ministero e a tanti altri rappresentanti di Istituzioni ed Enti, ma negli anni nessuno ci aveva mai risposto. Oggi finalmente l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia ha la sua sede, e sono particolarmente orgoglioso che sia a Padula, il comune natale di Joe Petrosino”.



Queste parole pronunciate da Ignazio Cutrò, presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, testimoniano l’importanza della giornata vissuta oggi in una Certosa di Padula blindata, con un folto schieramento di Carabinieri e Polizia, anche in borghese.
A testimonianza della vita difficile e pericolosa vissuta dai testimoni di giustizia e delle loro famiglie, sempre a rischio. La sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Comune di Padula e Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia. rappresenta un’ulteriore e significativa tappa del progetto “Prevenzione della corruzione-testimonianze-da Joe Petrosino ai giorni nostri”, che il Comune di Padula sta portando avanti in stretta sinergia con il Liceo “Pisacane” di Padula. Il protocollo, tra i vari punti, prevede l’utilizzo da parte dell’Associazione di un locale nella casa comunale in comodato d’uso gratuito, non destinato ad attività istituzionali dell’ente, al fine di garantire una sede per le proprie riunioni programmatiche e per le assemblee nazionali.



L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia si impegna a tenere almeno un’assemblea annuale nella città di Padula e a rappresentare nelle sedi istituzionali le attività poste in essere dall’Ente in materia di contrasto alla criminalità. Dopo i saluti di Paolo Imparato, sindaco di Padula, e a Liliana Ferzola, dirigente scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo di Padula, ad introdurre i lavori è stato Francesco Cardiello, segretario generale del Comune di Padula. Poi gli interventi di Filomena Chiappardo, assessore alla Cultura del Comune di Padula, e di Giampiero De Luca, giornalista e video maker.  Tra i presenti Ignazio Cutrò, presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, imprenditore che ha detto no alla mafia, Giuseppe Carini, testimone di giustizia nel nome di Padre Pino Puglisi, Gennaro Ciliberto, funzionario che ha detto no alla corruzione negli appalti pubblici. Le conclusioni dell’incontro, moderato dalla giornalista Antonella Citro, sono state affidate a Vittorio Russo, Procuratore della Repubblica di Lagonegro. Presente tra gli altri il Capitano Davide Acquaviva, Comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina.

Tratto da: italia2tv.it

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