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zanotelli alex acqua pubblicadi Rossella Fierro
Il padre comboniano in città per l’assemblea pubblica dei comitati del Centro Sud Italia. “Con l’Ente Idrico Campano, De Luca ha dimostrato di aver sbagliato totalmente strada”
"L'acqua è il più grande tesoro che l'Irpinia detiene, guai a non accorgersene e a non darsi da fare per difenderlo". Così Padre Alex Zanotelli al termine della terza assemblea pubblica della rete a tutela delle fonti d'acqua del Centro-Sud Italia tenutasi oggi al centro sociale di via Morelli e Silvati. Zanotelli rilancia la battaglia a difesa della risorsa idrica, contro la privatizzazione e denuncia interessi di natura economico finanziaria dietro le scelte di parte dei governi del Sud Italia.

"C'è ancora tanto da fare sull'acqua pubblica. Sono contento dell'assemblea di oggi che ha visto insieme realtà di tutto il Centro Sud con la partecipazione di persone da tutta la Campania, dalla Puglia, dalla Basilicata, dalla Calabria, dalla Sicilia ma anche dal Lazio. Stiamo cercando di creare una rete del Sud, la cui acqua è letteralmente sotto attacco -commenta Zanotelli - stanno cercando di creare attraverso piccole scatole cinesi una grossa multi utily nazionale he aggregherà tutto il Sud e che alla fine sicuramente finirà in mano all'Acea di Roma, dietro la quale ci sono i grossi gruppi dell'acqua, come la Suez e la Veolia. Per questo ritengo necessaria una resistenza unitaria del Sud".

Una giornata ricca di interventi, iniziata con le relazioni di Giuseppina Buscaino, referente del Comitato Acqua Pubblica di Avellino e di Montalto dell'Abc Napoli su accaparramento delle fonti, accorpamenti e megagestioni, multiservizi, rischi e mire future, ed interamente dedicata a Ciro Annunziata attivista campano di Nocera Inferiore, scomparso alcune settimane fa. "L'acqua è il più grande tesoro che l'Irpinia detiene, guai a non accorgersene e a non darsi da fare per difenderlo. Adesso c'è il piano del Governatore della Puglia Michele Emiliano che con l'Acquedotto Pugliese vuole includere Alto Calore e Gesesa in un'unica scatola cinese. Ci vuole in Irpinia un forte comitato a difesa dell'acqua pubblica, poi è necessaria una grossa manifestazione a Bari perché Emiliano si sta svendendo alla privatizzazione dell'acqua pubblica" rilancia Zanotelli.

"I risultati del referendum del 2011 sono stati totalmente disattesi perché oggi i politici non comandano più, non hanno più potere decisionale. Se vogliono governare devono assolutamente obbedire alle banche e ai poteri forti economico finanziari, che guardano all'acqua come al nuovo petrolio, la svenderanno litro per litro. L'unica speranza è la mobilitazione democratica delle persone che però va costruita. Per questo riteniamo necessaria una grossa manifestazione proprio qui ad Avellino che parta dal basso ed avvicini quanto più possibile la gente comune» aggiunge, e sulla nascita dell'Ente Idrico Campano, Zanotelli commenta «il presidente De Luca si sta muovendo malissimo. Per quattro ore ho occupato pacificamente il consiglio regionale per non far votare la legge sul riordino, che invece è passata e ha creato questo nuovo soggetto, l'ente idrico campano, che vede pochi soggetti avere poteri decisionali su tutto, passando sulla testa delle comunità. Un ulteriore tassello per la creazione della grande multi utility del Sud. De Luca ha sbagliato totalmente strada".

Tratto da: ilciriaco.it

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