Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

agenderosse silvestrida baraondanews.it
Con un eccezionale APPELLO... abbiamo portato anche noi delle Agende Rosse la nostra testimonianza sabato sera. Siamo state accolte al concerto di Daniele Silvestri al Vulci Music Fest - ACROBATI SUMMER TOUR per il Lazio, presenti le Agende Rosse dei gruppi Lazio Roma intitolato a Rita Atria e Claudio Traina e quello della Provincia di Latina anch’esso intitolato a Rita Atria. Coordinatrici dei gruppi presenti Francesca Toto e Loretta Cardarelli, con l’eccezionale supporto della Agenda Rossa storica Sara Cinquegranelli.
Lo spazio dedicato al Movimento delle Agende Rosse è stato, sin dalle prime ore del pomeriggio, meta ordinata ed attenta di giovani e famiglie. Durante il trascorrere delle ore si sono avvicinate centinaia di persone incuriosite ed interessate a conoscere da vicina la famosa Agenda Rossa, sottratta a Paolo Borsellino il giorno del suo attentato in via D’Amelio a Palermo. Oggi quella data rappresenta il sito web ufficiale dell’Associazione Agende Rosse www.19luglio1992.com. L’agenda rossa che noi abbiamo riprodotto e che è possibile acquistare con un contributo minimo in quanto ci autofinanziamo, è un documento di circa 246 pagine che vuole offrire una sostanziale testimonianza attraverso la diffusione di alcuni pensieri di Paolo Borsellino. Tentando anche di ricostruire i fatti attinenti i “57 giorni” ovvero il tempo, importantissimo, intercorrente tra l’attentato di Capaci del 23 maggio - dove persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre degli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro - e quello del 19 luglio dello stesso anno, di Via D’Amelio che vide tra le vittime Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Claudio Traina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina. Ed infine, vorremmo contribuire a far conoscere le nostre analisi critiche delle motivazioni su persone indagate per il reato di furto dell’agenda rossa e a far conoscere alcune delle motivazioni di processi importantissimi come il Borsellino bis.
La nostra partecipazione al concerto di Daniele Silvestri è stata quindi estremamente soddisfacente, il pubblico coinvolto è stato da noi interessato non solo ai fatti dell’Agenda Rossa, ma vi sono stati dei momenti di altissima partecipazione quando abbiamo ricordato tutte le vittime di mafia della giornata del 6 agosto.
Il Procuratore Capo di Palermo Gaetano Costa, assassinato nel 1980, fu inviato alla Procura di Palermo al fine di un’efficace lotta alla mafia, nel 1978 e, seppur breve il suo lavoro nel “Palazzo” egli ebbe il merito di avviare una serie di indagini, al tempo definite, delicatissime nell'ambito delle quali, sia pure con i limitati mezzi all'epoca a sua disposizione, tentò di penetrare i santuari patrimoniali delle famiglie mafiose. Fu egli infatti a firmare il personalmente (altri suoi colleghi si rifiutarono!) dei mandati di cattura nei confronti dell’allora boss Spatola ed alcuni dei suoi uomini. Il delitto venne ordinato dal clan mafioso capeggiato da un altro boss mafioso, Inzerillo. Ninni Cassarà, altra vittima di mafia, del 6 agosto 1985, era un poliziotto eccezionale, un super poliziotto, definito così da Giovanni Falcone, vice Dirigente della Squadra Mobile di Palermo. Egli ebbe il merito, l’abilità investigativa di stilare un rapporto il famoso rapporto dei 161+1, che rivelò la struttura dei mandamenti mafiosi, inoltre, tutte le sue indagini successive, portarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a istruire il Maxiprocesso contro Cosa Nostra. Quel rapporto fu una base (e un metodo) indispensabile e insostituibile per le investigazioni che inchiodarono oltre 400 persone per reati di mafia. Ninni Cassarà ebbe l'intuizione che con le indagini che seguivano la 'via di soldi' avrebbe trovato prove tangibili contro le famiglie mafiose più pericolose e potenti, ed inaugurò proprio con l'amico e collega Falcone questo “metodo” investigativo che inchiodò da lì numerosi mafiosi. Altra vittima di mafia del 6 agosto fu il giovanissimo Roberto Antiochia, 23 anni, agente della Polizia di Stato, nato a Terni e cresciuto a Roma nel quartiere Nomentano, che accompagnava quel giorno Ninni Cassarà. Roberto ricevette la Medaglia d’oro al valor civile perché quel giorno a Palermo non ci doveva essere, egli era in ferie, invece "… spontaneamente partecipava in Palermo alle delicate e difficili indagini sull'omicidio di un funzionario di polizia, con il quale aveva in passato collaborato, consapevole del pericolo cui si esponeva nella lotta contro la feroce organizzazione mafiosa”. Si salvano miracolosamente, in questo stesso agguato, Giovanni Salvatore Lercara e Natale Mondo, quest’ultimo ucciso poco meno di due anni dopo sempre per opera di mafiosi.
agenderosse silvestri 2Questo anche abbiamo brevemente narrato ieri. Chi fossero queste persone così temute dai mafiosi che oggi non ci sono più, ma che vanno tutte ricordate ed onorate.  
Il nostro ricordo su questi caduti non è un elenco istituzionale od una commemorazione, noi siamo cittadini semplici, ma impegnati a tramandare la memoria per evitare che si dimentichi di quanto pericolosa sia la mafia. Anche oggi con questo ricordo pretendiamo di ROMPERE IL SILENZIO, silenzio che con il passare degli anni sembra più un “comando del tacere”. Noi  siamo onorati di aver avuto persone di una così alta moralità umana tra noi, a Palermo in quegli anni, e che, queste abbiano permesso con il loro lavoro (perché la Mafia avrebbe dovuto distruggere interi archivi, ma a tanto non poteva arrivare probabilmente .. !) e così quegli archivi e quelle carte contenenti importantissime deduzioni sulle inchieste in corso portate avanti in particolare dal Giudice Costa e da Ninni Cassarà furono determinanti per il Maxiprocesso di Palermo che condannò mafiosi e non solo (in sei anni quasi di dibattimenti e fasi) il 30 gennaio 1992 a 19 ergastoli e pene detentive per un totale di 2665 anni di reclusione, fortunatamente, a seguito di un articolato iterprocessuale tali condanne furono poi quasi tutte confermate dalla Cassazione. A quanto è dato sapere, si tratta del più grande processo penale mai celebrato al mondo. Ecco di cosa furono capaci i giusti, alcuni che poi diventarono il simbolo della lotta alla mafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Vogliamo dare questo messaggio: “non abbassiamo mai l’attenzione, nemmeno ad agosto, perché la mafia non va mai in vacanza, ed uccide soprattutto d’estate!".
Oggi la storia siamo noi. Noi cittadini che entriamo nelle scuole e mostriamo ai ragazzi questa importante cultura NO mafia fatta di legalità, di assenza di compromessi e mancanza di servilismo. Il concerto iniziato verso le 22 è stato pertanto un momento di altissima condivisione e grande partecipazione. Musica, effetti, sonoro, intrattenimenti degni del grande artista che è Daniele Silvestri.
Si ringrazia Daniele Silvestri, Ileana, Ilaria e tutti i supporter del suo staff, e, Salvatore Borsellino per aver subito compreso l’importanza comunicativa di un evento estivo di questa portata.

Per chi desiderasse contattarci e conoscerci:
GRUPPO LAZIO-ROMA
facebook.com/groups/855597671132545

GRUPPO PROVINCIA DI LATINA
facebook.com/groups/664663970335445

Tratto da: baraondanews.it

TAGS:

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos