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roma-capitale-lupadi Giuliano Girlando - 23 dicembre 2014
Mafia Capitale coinvolge la provincia di Roma e la Regione, tra campagne elettorali e somme urgenze.
Nel libro segreto portato dalla sua segretaria in procura emerso con l’inchiesta “Mondo di mezzo”. Salvatore Buzzi, braccio sinistro di Massimo Carminati e capo della cooperativa “29 Giugno”, attraverso la società ha elargito a partiti e personaggi politici anche finanziamenti regolarmente dichiarati. De Vincenzi spiega attraverso una collaboratrice che «si è trattato di un contributo relativo alla campagna elettorale della scorsa primavera per le elezioni a sindaco del comune di Guidonia». Ci tiene a precisare che «non ha mai incontrato né Buzzi né altri esponenti della 29 Giugno» questa è la spiegazione dei 10 mila euro elargiti nella primavera scorsa a Domenico De Vincenzi, ex presidente dell’azienda regionale di trasporti Cotral e candidato sindaco nella scorsa primavera al comune di Guidonia dopo aver vinto le primarie del Partito Democratico.

Ma spunta anche un filone di indagine su Nicola Zingaretti quando era presidente della provincia di Roma a Palazzo Valentini sul caso delle “somme urgenze”. Dai documenti che affaritaliani.it pubblicava in esclusiva, si evince chiaramente che i furbetti delle Coop 29 Giugno e Eriches uno degli "attestamenti" lo avevano costituito alla Provincia di Roma. E' qui che operava indisturbato l'ex Capo della Guardie Provinciali, Luca Odevaine. Non è la sola cosa perché furono quasi 30 milioni di euro quelli che hanno permesso alla giunta Zingaretti e in particolare all’assessorato ai Lavori Pubblici di Marco Vincenzi oggi attuale capogruppo del Pd alla Regione Lazio di affidare le opere necessarie e urgenti a ditte private di sua fiducia, saltando bandi e gare. La cosa più strana è nel focus proprio i lavori svolti in somma urgenza: la Provincia è arrivata a consegnare 195.230 euro per eliminare il pericolo dovuto al distacco dei vetri nei laboratori dell’Istituto Tecnico Galilei. Ma c’è di più: la stessa azienda viene scelta ben tre volte nel 2009 per tre interventi differenti e la giunta Zingaretti tra il 2008 e il 2011 ha affidato addirittura dieci commissioni a due aziende che fanno capo a una stessa famiglia. Incarichi che vanno dalla sistemazione di strade, comprese quelle interessate dal fenomeno alluvionale, all’eliminazione di distacchi di cornicioni nelle scuole per una spesa complessiva di 2.200.840 euro consegnati senza alcun bando. Ci sono poi le opere per la potatura di alberi pericolanti, per l’eliminazione di rami spezzati o essenze arboree. Naturalmente anche queste «urgentissime» al punto da selezionare per ben tre volte e in periodi differenti lo stesso vivaio, che ha guadagnato 357.726 euro. Ed ecco spuntare poi la cooperativa 29 giugno di Salvatore Buzzi anche qua una somma urgenza di 57.983 euro datata 9 dicembre 2009 con la motivazione della potatura o l’eliminazione di rami spezzati. Dalla provincia alla Regione ecco che torna la cooperativa di Buzzi che ricorre 5 volte nel dettaglio dell’esercizio finanziario del 2013 e due in quello del 2014. La cifra complessiva che la Regione Lazio ha messo a disposizione della società guidata da Salvatore Buzzi è stata di oltre 300 mila euro, soldi che arrivano per attività svolta con le precedenti giunte, ma ci sono anche 11.724 euro per il progetto di reinserimento dei disoccupati, Welfare to work, messo in piedi lo scorso anno, e 50 mila versati il 31 dicembre del 2013 come acconto per un non meglio specificato protocollo d’intesa con l’Ama. Altri 33 mila euro sono stati invece assegnati dal Consiglio regionale con determina del 24 dicembre 2013 nell’ambito di “un servizio di comunicazione sociale e di informazione in tema di immigrazione rivolta ai detenuti delle 14 carceri del Lazio”, vinto proprio dalla “29 giugno”.

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