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neonato piedeScrive Luisa Crisci, via email, a "Napoli Magazine": "Con questa lettera vogliamo rivolgerci a tutti i tifosi napoletani che si dedicano anima e corpo alla loro squadra del cuore. Noi mamme tra cielo e terra vi chiediamo di aiutarci a dare voce ai nostri angeli, facendo conoscere il dramma che sta devastando le nostre terre da ben 30 anni con sversamenti di rifiuti tossici provenienti da tutta Europa.

Lettera aperta alle istituzioni e all'Italia intera

Noi mamme tra cielo e terra. “Mamma", la parola più bella. Per noi, mamme che hanno partorito i loro cuccioli nella terra dei veleni e dei fuochi, è diventata d’un tratto una parola che racchiude in se molteplici sentimenti. Con gioia abbiamo messo al mondo le nostre creature, preoccupandoci della loro salute più che della nostra. Quanti dubbi circa una corretta alimentazione, tanta frutta, verdure, bilanci di salute fatti col cuore in gola e la felicità di saperli sani progettando il loro futuro, mamme come tutte le altre insomma! Poi un brutto giorno un sintomo, un dolore ci mette in allarme, un esame e poi tanti controlli ci fanno piombare nel più atroce degli incubi: mio figlio, il mio bambino ha il cancro!

A noi è toccato trovare le parole giuste per spiegare ai nostri bambini ciò che nemmeno noi riuscivamo a capire. Cos’era accaduto? Dove avevamo sbagliato? Qual’era la causa di questa catastrofica diagnosi? Per mesi abbiamo chiesto ai dottori di darci spiegazioni, anche perché notavamo che ce n’erano tanti di bambini come i nostri negli ospedali oncologici, tutti stranamente residenti nelle stesse zone Acerra, Afragola, Caivano, Giugliano, Marcianise, Succivo, San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Casalnuovo ecc.) ma non avevamo tempo per indagare: dovevamo accudire i nostri bimbi. Vi risparmiamo i particolari di ciò che è stato accompagnarli al calvario, come Maria dinanzi a Cristo sulla croce abbiamo assistito alle loro sofferenze impotenti, eravamo sul Golgota e di li a poco saremmo state al sepolcro… I nostri bambini sono stati angeli guerrieri. Con amore, coraggio e dignità hanno affrontato tutto, lasciandoci in eredità la forza di lottare e continuare a vivere. Ancora oggi, a distanza di tempo, non abbiamo risposte: perché sono morti? Dopo anni di lotte ambientaliste finalmente la nostra terra attira un po’ di attenzione mediatica e veniamo a conoscenza delle tonnellate di rifiuti tossici e nocivi che sono stati illegalmente sversati nelle nostre campagne o bruciati nei roghi che vedevamo appiccare qua e là e il cui cattivo odore arrivava fin nelle nostre case. Un unico pensiero: ce li hanno strappati via. Senza che avessero alcuna colpa, se non quella di essere nati in una terra dove si muore di cancro più che altrove. Allora, insieme a don Patriciello, ci siamo affiancate ai vari comitati ambientalisti delle nostre terre, abbiamo partecipato alle fiaccolate, abbiamo rilasciato interviste con in mano le foto dei nostri figli, anch’essi vittime innocenti, tutto questo non certo per esibizionismo. All’improvviso i nostri morti hanno cominciato a parlare più dei vivi. I nostri angeli, ancora guerrieri, combattono da lassù per i bimbi che restano qui e per quelli che verranno, in questa terra di morte, chiedendo la VERITA’ e azioni concrete che ancora non arrivano. Vi supplichiamo, ora, lasciamoli godere in pace le meraviglie del paradiso e a noi dateci tutta la verità. Ci hanno tolto il futuro, bruciato insieme ai roghi e seppelliti insieme ai fusti di materiali tossici. Ora basta con le parole, agite, aiutateci, dateci almeno la pace nel cuore in questa terra che, mentre noi parliamo, lentamente muore. Le mamme degli angeli ancora guerrieri della terra dei fuochi e dei veleni".

28 settembre 2013

Tratto da: napolimagazine.com

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