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chi-sta-amm-provenzanoIl nuovo e-book di Benny Calasanzio
Sinossi
Rimetto insieme le carte, sparse sul pavimento, e cerco di collegare i fatti. È dal 2006 che nulla torna nel cosiddetto caso Provenzano. Troppe cose strane, troppe mezze verità coincidenti in tutto e per tutto con l’ipotesi della Trattativa. Guardo Provenzano parlare con il figlio e mi rendo conto che quell’uomo è stato o picchiato o non tutelato da se stesso e dalla sua malattia. Dopo la visita di Sonia Alfano e Beppe Lumia tutto cambia. I parlamentari trovano un Provenzano stanco e con il desiderio di morire a casa sua, circondato dall'affetto della moglie e dei figli. Un vecchio che lancia dei messaggi: “lei crede che sarebbe possibile?” chiede alla Alfano. E poi la caduta, l’ematoma, lui che dice al figlio “mi hanno dato legnate”. Quel video, straziante anche per un familiare di vittime di mafia. Quel tentativo di toccare la moglie che si infrange contro il vetro.
Questo ebook non vuole certo essere esaustivo e risolutivo di una vicenda ancora in divenire, ma si cercherà di rimettere a posto ogni tassello. Questo ebook vuole raccontare gli strani fatti accaduti dall’arresto di Provenzano ad oggi. Si avvarrà delle testimonianze di Sonia Alfano e Antonio Ingroia, gli ultimi due ad aver parlato con un Provenzano quantomeno capace di intedere e di volere. Quello che rimane oggi di quell’uomo è poco più di un vegetale, reso inoffensivo.

***

Penso al direttore di un carcere di provincia. Penso a lui che si trova davanti alcuni uomini elegantissimi: “Siamo del ministero dell’Interno. Dobbiamo vedere il detenuto Provenzano.
Abbiamo l’autorizzazione di disattivare telecamere e di liberare dalle guardie tutto il piano. Questione di sicurezza nazionale”. E penso a quel direttore di provincia: avrebbe mai potuto dire di no? Così nel mio sogno, quegli uomini rimangono da soli con il padrino.

Introduzione
Bisogna fare ordine. Bisogna mettere ogni pezzo al suo posto. Bisogna ricostruire e mettere in fila i fatti. Perché ce lo chiede la Giustizia (quella giusta), ce lo chiederà la storia e ce lo chiederanno i nostri figli, che nasceranno, come la nostra e le generazioni precedenti, orfani della verità, vero tratto distintivo dei nativi italiani. Ma soprattutto me lo chiedono le persone che frequentano casa mia. Da qualche settimana, infatti, il mio studio è inaccessibile. Per terra il pavimento è completamente coperto da fogli, post-it, appunti e schemi. Cerco da troppo tempo di costruire uno storyboard che mi aiuti a decifrare il caso più intricato che dal caffè di Pisciotta, passando per Sindona e via d’Amelio, si ricordi: il “caso Provenzano”.
Già, non per forza deve esserci un “caso”, un “mistero”. Avete ragione, come complottista non me la cavo assai bene. Ma voglio convincermene da solo: in questa storia non ci sono misteri. Non voglio masticare convinzioni altrui, quasi sempre partigiane. Perché se di misteri forse non ce ne sono, obiettivamente di cose chiare, in questa storia, ce ne sono assai poche. Di contro, di cose opache ce ne sono molte.
Così, dopo aver messo insieme date, fatti e ipotesi, voglio provare a restituire un quadro di insieme, avvalendomi anche di alcune testimonianze esclusive, tra cui quelle del presidente della Commissione Antimafia Europea, Sonia Alfano, di Beppe Lumia, già presidente della Commissione antimafia del parlamento italiano, di Antonio Ingroia, l’ultimo magistrato ad aver interrogato Bernardo Provenzano prima che questi venisse ridotto in condizione di non nuocere (se da una malattia, da una caduta o da altre cause cercheremo di capirlo insieme).
E infine ho posto alcune domande anche all’avvocato del boss, Rosalba Di Gregorio, persona molto schietta che mi aveva già avvertito: “Conosco qualche suo scritto e devo dire sinceramente che ho anche non condiviso”. Viva la sincerità, ma viva anche la disponibilità a giocare insieme una partita anche se in squadre diverse. Questo non vuole essere un ebook sulla vita dell’ultimo Padrino. Né una biografia. Né una nuova inchiesta sui misteri che circondano ottant’anni di vita. Ciò che aspira ad essere questo scritto è una ricostruzione fedele del suo ultimo, oggettivamente infernale, periodo di vita. Voglio capire io prima di tutti gli altri cosa è accaduto e cosa sta accadendo.
Mi sono posto alcune domande. Mi sono chiesto se il boss sia stato disinnescato all’alba della sua possibile collaborazione o se, semplicemente, sia rimasto vittima di se stesso e delle sue malattie, e alla collaborazione non abbia mai lontanamente pensato. Mi chiedo anche una cosa a cui so, in fondo, di dover rispondere: Provenzano deve rimanere in carcere o le sue condizioni sono ormai incompatibili con il regime carcerario o quantomeno con il 41 bis? Anche questo lo capiremo insieme, con tutta onestà, perché è delle menzogne che bisogna vergognarsi, non dei dubbi. In tutta questa storia, parafrasando il giornalista Tommaso Besozzi, di sicuro c’è solo che Provenzano sia stato arrestato. Era l’11 aprile 2006. Da lì in poi, bisogna rinunciare ad ogni certezza e avventurarsi in un lungo viaggio di ipotesi e teorie, ora verosimili, ora stravaganti ma possibili.
Buon viaggio.

Info: adagioebook.itbennycalasanzio.com

ACQUISTA: amazon.it [Formato Kindle]

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