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di AMDuemila
Serve attenzione sulle scuole. “Chiediamo apertura sino a sera con attività serie per aiutare ragazzini che vivono in situazioni difficili

"Assistiamo costantemente ad accoltellamenti tra gruppi rivali che gestiscono di notte le nostre piazze. Continuano le sparatorie per il controllo del territorio in funzione dello spaccio di droga, il tutto gestito dalla camorra". Ha espresso così le proprie preoccupazioni per il livello di degrado presente nel quartiere napoletano della Sanità padre Alex Zanotelli. "Siamo molto preoccupati per la crescente violenza che tocchiamo con mano quotidianamente nel nostro quartiere, soprattutto tra i ragazzi che passano le notti per i vicoli e le piazze del rione. E' il frutto amaro dell'evasione scolastica, della mancanza di lavoro, delle famiglie disgregate". Nelle scorse settimane la Rete del Rione Sanità di cui fa parte padre Zanotelli che nel quartiere vive da ormai dieci anni aveva scritto anche una lettera alle autorità del capoluogo campano: "La Rete è fiera che il Rione Sanità sia capace di accogliere i più emarginati di questa città con strutture come La Tenda per i senza fissa dimora; la pastorale carceraria per i detenuti; La Palma per i migranti e infine Crescere insieme per le persone in difficoltà. Siamo altrettanto entusiasti di quanto sta facendo la Fondazione San Gennaro dando lavoro a parecchi giovani e consentendo un flusso continuo di visitatori alle Catacombe. Tutto questo è stato definito "modello Sanità”. Ma non ne siamo così sicuri - ha aggiunto il missionario comboniano - se guardiamo attentamente la realtà del Rione: il parco pubblico San Gennaro devastato e abbandonato; tre campi di calcio chiusi mentre i ragazzi sono costretti a giocare per strada; il Mendicicomio ristrutturato è da anni chiuso; l'ospedale San Gennaro si è trasformato in un poliambulatorio; le corse degli autobus sono ridotte al minimo e lasciano intere zone scoperte; l'unico istituto superiore, il Caracciolo, ha il 50% di dispersione scolastica; la disoccupazione è massiccia, con tanto lavoro a nero pagato una miseria". Zanotelli si è detto preoccupato soprattutto per la mancata attenzione sugli istituti scolastici: "Non è concepibile che in un Rione come questo non ci sia un asilo nido comunale! Non è concepibile che perdiamo nel passaggio dalle medie alle superiori il 30% dei nostri ragazzi. Per questo - ha concluso - chiediamo scuole aperte sino alle otto di sera che offrano tutta una serie di attività con personale qualificato capace di accogliere adeguatamente questi ragazzini che vivono in situazioni difficili e di costruire una relazione con le famiglie".

Foto © Imagoeconomica

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