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di Azione Civile Abruzzo
La vigilia del 25 aprile Forza Nuova ha annunciato che il 1° maggio inaugurerà sulla strada principale di Vasto la propria sede. Nell’occasione tornerà in città anche Fiore, presidente nazionale del movimento di estrema destra. E proseguirà l’opera di propaganda che, facendo leva su disagi e indignazioni popolari, punta ai classici obiettivi e campagne di Forza Nuova. Cavalcando ora rabbia e indignazione nella campagna elettorale per le Europee. Ma, oltre la propaganda, nulla di concreto rimane. Perché è appunto solo propaganda che cavalca per meschini obiettivi di bottega e di consenso. E’ quello che Forza Nuova porta avanti da sempre, figlia dell’ideologia del periodo più buio della storia italiana che vorrebbe tornare come un macigno a gravare sulle sorti del Paese. Emblematico è quanto accade sul versante della sicurezza, del contrasto alle mafie e ad ogni criminalità organizzata. Dopo il terribile crimine dell’omicidio di Pamela Mastropietro, forza nuova ha iniziato a cavalcare campagne contro le mafie nigeriane e per il decoro. Una campagna così interessata alla giustizia per la povera Pamela che nulla di nulla hanno detto sull’italico approfittatore sessuale. O sui risvolti sociali emersi in un’inchiesta di Rainews24. Così come la loro campagna contro lo sfruttamento della prostituzione, in realtà, è interessata solo contro le vittime della tratta e a preoccuparsi di toglierle dalla vista degli italici benpensanti sguardi. Mentre dai neofascisti nulla di nulla verrà mai detto contro i “facoltosi clienti”, contro gli italici padri di famiglia che alimentano tale schifosa mafia.
E’ la seconda volta che Fiore tornerà a Vasto in pochi mesi, a dicembre era già calato in città per una “passeggiata per la sicurezza”. Ma come può un movimento protagonista da oltre vent’anni (l’ultima in questi giorni) delle cronache giudiziarie, che considera “prigioniero politico” una persona accusata di gravi reati, con il passato che affonda negli anni settanta come il suo presidente, che fomenta manifestazioni contro diritti civili di donne e non eterosessuali e le minoranze - ma non si esprime minimamente davanti a clan considerati mafiosi come a Roma, Ostia o Pescara (silenzio assoluto abbiamo avuto dall’estrema destra anche dopo l’aggressione a Rancitelli di una troupe Rai)? E come possono coloro che si ergono a paladini democratici, antifascisti, progressisti, anche a Vasto rimanere in totale silenzio? Nonostante la notizia della nuova calata fosse già nota, durante le “celebrazioni” del 25 aprile neanche mezza sillaba è stata pronunciata dalle istituzioni locali presenti e dagli esponenti di Pd e Mdp presenti. Sia chiaro un concetto. Azione Civile, movimento fondato dall’ex pm e oggi avvocato Antonio Ingroia, non persegue un (più o meno presunto) “antifascismo” muscolare, da parata, e “militare”. Non serve l’ostentazione che non disdegna creare problemi di ordine pubblico e atti più o meno violenti. Essi non sono una soluzione ma parte dei problemi di questo Paese. La stella polare della nostra azione è la difesa della democrazia, del diritto, di quanto sancito nella nostra Costituzione. E’ l’impegno per i diritti dei più deboli e fragili, dei lavoratori (massacrati da politiche sociali ed economiche imposte in nome dei mercati e della finanza, cancellando diritti e dignità), di coloro che soffrono l’oppressione e i veleni delle mafie vecchie e nuove. Solo così si difende la democrazia e si può porre un argine ai nostalgici del periodo più buio della storia italiana e ci vuol tornare. A questo impegno invitiamo tutti coloro che realmente hanno a cuore la Costituzione, la democrazia e la giustizia. A Vasto, in Abruzzo e in tutta Italia.

Foto © Imagoeconomica

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