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scarpe rosse femminicidiodi Luciano Armeli Iapichino
Non potrò scrivere “adesso basta!” perché so che non sarà così.
Allora a te, che sei un egoista selvaggio, retrogrado e animale, rivolgo il mio pensiero senza nessuna moderazione dettata dal politically correct.
Continui nel tuo abominevole e violento atteggiamento di bastardo acefalo, gravido di lercio crogiolo di istinti, che riversi contro la fidanzata, la madre, la compagna, le figlie...
E sì, perché con un encefalogramma piatto ti sei elevato a Dio, demiurgo di vita e di morte, sparando in faccia a figlie, negando loro il diritto a un’infanzia normale con i peluche sottobraccio;
trasformandoti in lurido assassino, negando a tua moglie o alla tua compagna il diritto di essere madre e quello sacro all’esistenza;
ti sei travestito da “porco” quando qualche anno fa hai prima “preteso sesso” da tua moglie, poi, ancora nuda, l’hai accoltellata mentre incredula ti chiedeva senza difendersi “perché”, sei andato ad accoltellare le tue figlie in camera da letto e, per chiudere il capolavoro, sei pure uscito a guardare la partita con gli amici, simulando al tuo rientro una violenza altrui e una rapina.
Sei un lurido bastardo, con o senza struttura etico-culturale, con o senza “palle”, con o senza valori, resterai sempre un viscido maiale.
Non hai capito che il debole sei tu, assurto a rinnegato sociale, a verme putrido, a squallido Caino, meschino esemplare di essere umano che deve curarsi, adattarsi e, se vuoi continuare a stare tra la gente, iniziare a studiare l’ABC del vivere!
In realtà sei un selvaggio incapace di relazionarti con una società che condivide regole, diritti, sogni e aspettative.
Una società che pretende civiltà.
Una società che pretende RISPETTO!
Non hai capito che la donna, quella a cui associ il “tua” non è in realtà un possesso, non è la tua schiava a vita, non è un animale da legare o l’oggetto del divertimento, non è una tua sottomessa che deve soddisfare le tue pulsioni sessuali, il tuo deviato senso di appartenenza, lavandoti ogni giorno il tuo intimo che puzza.
Non hai capito che se lei ti rifiuta per il tuo carattere irascibile, per la tua gelosia morbosa, per il tuo squilibrio maschile, o semplicemente perché si è spento un sentimento - e nella vita “stronzo” capita anche questo - non puoi murarla viva in casa, non puoi stolkerizzarla all’infinito, non puoi limitare la sua libertà, non puoi umiliare la sua dignità, non puoi pedinarla, non devi squartarla con un fendente e poi gettarla in un pozzo.
Non hai capito, stronzo, che la sua vita non è la tua!!!
Non hai capito che la vita è un dono personale e va vissuta come meglio si ritenga per se stessi, senza imposizioni, senza condizionamenti, senza pretese, senza mostrarsi mostri, orchi e vili.
Senza calarti nei panni urinati del bastardo!
Perché quando togli una vita non puoi non essere che un vile bastardo.
La mattanza non finirà... ed è un dato di fatto, purtroppo...
Io, da uomo, vi chiedo scusa ...

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