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ddolci milanodi Chiara Guida*
Attraverso questo articolo desidero descrivere alcuni giorni trascorsi a Milano in cui abbiamo intrapreso un cammino sul mondo della legalità. Mi preme ringraziare la Fondazione Borsellino senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile, e in particolare Giada Li Calzi e Marco Panebianco. Il mio percorso con la legalità è iniziato già da un paio d'anni grazie al professore Barbieri, il quale mi ha sempre spronata e dato la possibilità di vivere esperienze come quest'ultima fatta a Milano. Questo viaggio ha dato a noi ragazzi la possibilità di renderci effettivamente conto del fatto che la Mafia non è un fenomeno isolato, ma un fenomeno che si insinua in ogni ambito e, che soprattutto, non è presente esclusivamente in Sicilia come spesso oggigiorno ancora si pensa.

Sono diverse le esperienze che abbiamo fatto, citerò quelle più significative. Siamo entrati a conoscenza di storie di persone che, dopo essersi pentite e aver pagato per il male commesso, hanno completamente stravolto la loro vita. All'interno di due luoghi, la sartoria sociale e in un ristorantre, ex detenuti lavorano in queste realtà e si sono reinserite attraverso il lavoro nella società odierna grazie alla fiducia di persone che hanno creduto in loro, riacquistando così una loro dignità. Abbiamo scoperto un modo alternativo per essere utili tramite il Fab Lab Maker, un posto in cui ognuno può dar libero sfogo alla propria fantasia creando oggetti di tutti i tipi, dal vestiario all'oggettistica. Una mattina abbiamo avuto l'incontro con il liceo Alessandro Volta, con cui abbiamo già avuto uno scambio in passato, e abbiamo visto il documentario "Io Ricordo", avendo così avuto la possibilità di confrontarci con dei nostri coetanei e comprendere quanto simili siano le nostre realtà.
ddolci milano 2La giornata sicuramente più significativa per tutti noi è stata quella della Virtù Civile, nella quale abbiamo avuto la possibilità di assistere all'incontro alla Bocconi con la lezione del dottore Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia e poi al teatro Dal Verme con Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli, il fratello di Siani, ucciso dalla camorra, il professore Natoli e il giornalista Ferruccio De Bortoli, il quale ha fatto da coordinatore della tavola rotonda. Persone di altissimo livello ma che hanno parlato a noi ragazzi con chiarezza e semplicità facendoci capire che l'illegalità può essere sconfitta! Non nascondiamo, un pizzico di gioia quando sia alla Bocconi sia al teatro Dal Verme gli organizzatori hanno ringraziato il Liceo Danilo Dolci di Palermo per la nostra presenza.
Parlando a nome di tutti i miei compagni, penso che queste esperienze di formazione arrichiscano il nostro bagaglio culturale ma soprattutto alimentino le nostre menti e ci formino su un ideale di vita sano e rispettoso. Ogni esperienza vissuta è uno strumento per poter diffondere ciò che abbiamo imparato e dimostrare che non è mai troppo tardi per fare del bene.

Chiara Guida e i ragazzi della Fondazione Borsellino

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