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genchi-gioacchino-big2di Marco Bertelli - 24 luglio 2014
Palermo. La Sezione prima del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Sicilia, presieduta da Filoreto D'Agostino, ha depositato oggi le motivazioni della sentenza con cui ha annullato i provvedimenti di sospensione cautelare e destituzione emessi tra il 2009 ed il 2011 dalla Polizia a carico di Gioacchino Genchi. A darne notizia è stato il vice-questore Genchi attraverso il social network facebook:

IL T.A.R. HA ANNULLATO LA MIA DESTITUZIONE DALLA POLIZIA DI STATO E TUTTI E SEI I PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE CAUTELARE E DISCIPLINARE DAL SERVIZIO CON I QUALI E' STATA PROGRAMMATA
Finalmente un po' di giustizia!
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima), ha depositato oggi la motivazione della sentenza n. 2025/2014, con la quale - in accoglimento integrale dei miei ricorsi, ha annullato tutti e sei i provvedimenti di sospensione cautelare e disciplinari dal servizio del 2009, 2010 e 2011, con i quali è stata programmata la mia destituzione dal servizio dalla Polizia di Stato, in ultimo decretata dal Capo della Polizia con provvedimento del 16 febbraio 2011.


Si conclude dunque il 24 luglio 2014 una vicenda iniziata cinque anni fa, il 19 marzo 2009, quando Gioacchino Genchi fu sospeso dalla Polizia di Stato per aver risposto su facebook ad un giornalista che gli dava del 'bugiardo'.
Una seconda sospensione gli venne comminata per avere rilasciato un’intervista sul suo ruolo di consulente. Entrambe le condotte furono ritenute 'lesive per il prestigio delle istituzioni e per l’immagine della Polizia'.
L’ultima e definitiva sospensione, nel 2010, sollecitata da Maurizio Gasparri, gli arrivò per avere offeso 'l’onore e il prestigio del presidente del Consiglio' avendo Genchi osato criticare la strumentalizzazione che fu fatta dell'attentato di Massimo Tartaglia ai danni dell'allora premier Silvio Berlusconi. A seguito di quelle dichiarazioni, l'allora capo della Polizia Antonio Manganelli destituì Genchi dalla Polizia il 16 febbraio 2011 'per avere offeso l’onore e il prestigio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi'.

Con le motivazioni della sentenza
n. 2025/2014 depositate il 24 luglio 2014 il TAR per la regione Sicilia ha annullato tutti i provvedimenti di sospensione cautelare e di destituzione emessi a carico di Genchi. Nelle motivazioni della sentenza si legge:
"... Ad avviso del Collegio, è invece l’Amministrazione che ha mostrato una eccezionale pervicacia a procedere disciplinarmente nei confronti del proprio dipendente (Gioacchino Genchi, ndr), facendo seguire con una scansione logica precisa gli atti (ivi compresi il primo provvedimento cautelare adottato sine die e le diffide) utili ad addivenire alla irrogazione delle sanzioni, le quali poi hanno costituito la base per il successivo provvedimento di destituzione, al quale sembra invero essere stata preordinata l’intera azione amministrativa.
Dalle superiori premesse emerge, come logica conseguenza, che anche il provvedimento di destituzione è viziato per eccesso di potere per sviamento dalla causa tipica.
Invero, la destituzione (massima sanzione disciplinare possibile) è stata disposta in applicazione dell’art. 7, c. 2, n. 6 d.p.r. n. 737/1981, che recita: “La destituzione consiste nella cancellazione dai ruoli dell'appartenente ai ruoli dell'Amministrazione della pubblica sicurezza la cui condotta abbia reso incompatibile la sua ulteriore permanenza in servizio. La destituzione è inflitta… 6) per reiterazione delle infrazioni per le quali è prevista la sospensione dal servizio o per persistente riprovevole condotta dopo che siano stati adottati altri provvedimenti disciplinari.”
Posto che è illegittima l’irrogazione delle sanzioni della sospensione dal servizio, ne discende l’automatica illegittimità anche del provvedimento di destituzione".


Oggi Gioacchino Genchi svolge l'attività di avvocato ed un po' di giustizia è stata fatta. Tuttavia in questi cinque anni la vita professionale di Genchi è stata stravolta: i provvedimenti di sospensione cautelare e la successiva destituzione hanno determinato il suo progressivo allontanamento dalle aule di Giustizia e dalle attività di indagine in qualità di Consulente dell'Autorità Giudiziaria. Il conseguente danno causato a tutta una serie di attività di consulenza in corso nelle più svariate indagini è stato enorme.

Tornano alle mente le parole pronunciate da Genchi nel 2009:
'Il motivo della mia delegittimazione nasce dalle indagini sui mandanti esterni della strage di Via D'Amelio in cui morirono il giudice Borsellino e gli agenti della sua scorta ... Il mio lavoro è diventato scomodo quando mi sono occupato delle indagini sul verminaio della Calabria ... nella indagine Why Not, senza volerlo, ho ritrovato le stesse persone di cui mi ero occupato nei processi di Via D'Amelio'.

Per quello che può servire, ribadisco quanto scrissi il 24 marzo 2009: per me resta un dato di fatto l'assoluta onestà del dott. Gioacchino Genchi, il quale mi onora della sua amicizia. Ció che mi ha dato speranza in una rinascita delle Istituzioni in questi ultimi anni è stato l'aver conosciuto persone come Salvatore Borsellino, Gioacchino Genchi e gli amici della redazione del sito 19luglio1992.com e rimarrò sempre in debito con loro per questo.

Marco Bertelli

Tratto da: 19luglio1992.org