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da F. Antonino Caponnetto
Facciamo nostro l'intervento che segue...
Perché si parla solo di Bibbiano?
Alla levata di scudi verificatasi sui social negli ultimi giorni anche grazie a portavoce popolari quali Laura Pausini e Nek si potrebbe purtroppo ribattere con la domanda speculare.

Perché si parla di Bibbiano e non si parla dell’Emilia Romagna più in particolare, dove insiste il più alto numero di case famiglia d’Italia?

Perché non si ricordano le tragedie come quella dei coniugi Camparini di Reggio Emilia, costretti a “rapire” due volte la loro unica figlia, sottratta ai loro affetti e affidata ad altra coppia in via definitiva per “una macchia di umido sul soffitto” e per detenzione di droga “mai rinvenuta”?

E che dire dei genitori di Lido degli Estensi, che pianificarono la “fuga” delle due figlie sottratte per “sfizio” e ricoverate in una casa famiglia-lager per poi sfuggire ai carabinieri riparando per sempreall’estero?

E che dire dei bambini morti o spariti dalle comunità e mai denunciati per non perdere i contributi pubblici?

Non solo Bibbiano e non solo oggi: almeno altre 41 volte, secondo il lucido e terrificante censimento realizzato nel febbraio del 2016 da Giuliano Rotondi, nel suo volume “Sottratti: storie giudiziari e di famiglie negate”, edito da ABEditore. Testimonianze di un’ordinaria follia ramificata su tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, in perfetta par condicio per quanto riguarda il colore politico delle amministrazioni coinvolte. Storie di bambini sottratti ai genitori per i motivi più disparati, talvolta futili, talvolta quasi incredibili, e raccolte sapientemente in un libro-inchiesta che non si preoccupa di apparire crudo nel riportare fedelmente e con piglio giornalistico i racconti virgolettati dei protagonisti di questo incubo contemporaneo. Ne emerge un’Italia inquietante, disseminata di strutture protette, case-famiglia, comunità di accoglienza laiche e religiose, ex orfanatrofi trasformati in “prigioni” di Stato, conventi corredati di telecamere e filo spinato. Affiora, in tutta la sua disumanità, una burocrazia giudiziaria kafkiana, una sequela di giudizi approssimativi, un sistema normativo insufficiente, un apparato di assistenti sociali e di periti superficiali a pensar bene. Perché a pensar male è un attimo rendersi conto che sono migliaia le associazioni, gli enti,le onlus, le fondazioni e gli ordini clericali che ricevono dallo Stato, a vario titolo, centinaia di milioni di euro per gestire questo affaire. E per gestirlo “nell’assordante silenzio di tutti ma sotto gli occhi di tutti”, come ricorda, implacabile, l’autore. Con prefazione di Rosselli Del Turco, direttore ISPA e portavoce parlamentare di Colibrì Italia, organizzazione che si occupa di bigenitorialità e di ragioni dell’infanzia, e introduzione di Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, il volume di Rotondi è un pugno nello stomaco. Ma è anche uno straordinario strumento per acquisire finalmente una nuova consapevolezza in un Paese dove tutto giace sottoterra fino a che i riflettori della strettissima attualità politica non intercettano, talvolta casualmente, una qualche traccia. E allora è importante che se ne parli ora di questo volume-inchiesta: proprio ora che Bibbiano è inprimapagina. Potrebbe essere forse l’ultima occasione per provare a restituire una speranza ad almeno alcune di quelle famiglie violentate.
Dott. Stefano Bucello Ufficio Stampa
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Introduzione di Salvatore Calleri al libro

I diritti dei bambini sono uno dei pilastri fondamentali della legalità sostanziale in un Paese moderno. Se ne parla troppo poco e spesso in modo superficiale. Questo libro ha una funzione importante perché affronta l'argomento scomodo dei bambini sottratti ai genitori quando non c'è un motivo valido per farlo. Questo libro ci permette di scoprire una situazione tanto non conosciuta, quanto sgradevole. Questo libro rappresenta una speranza per i casi trattati. Questo libro ti fa venire la voglia di trovare delle soluzioni per i minori... Tipo quella di una figura professionale che non c'è: l'avvocato dei minori. Questo libro ti fa riflettere. Questo libro ti fa salire la rabbia dentro perché trovi ingiuste le situazioni descritte. Ritengo ciò pazzesco, assolutamente pazzesco. Il nemico in questo caso è la burocrazia, spesso cieca che danneggia i minori, i genitori e i genitori affidatari. Il nemico è il business che a volte si nasconde dietro ciò. Una cosa del genere non si può tollerare in alcun modo. Parlare di ciò è importante. Sicuramente in qualità di presidente della Fondazione Antonino Caponnetto chiederò ai parlamentari di riferimento di intervenire e di mettersi a disposizione per capire come migliorare la situazione. Non dobbiamo dimenticare che la civiltà di un paese si pesa anche sul risolvimento di tali problematiche.
LEGALITÀ SOSTANZIALE SIGNIFICA ANCHE LOTTARE CONTRO LE INGIUSTIZIE ED I MINORI SOTTRATTI SONO UNA INGIUSTIZIA.

Il libro i sottratti ha ricevuto il premio Scomodo della Fondazione Caponnetto.

Tratto da: antoninocaponnetto.blogspot.com

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