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di Sonia Bongiovanni
Quarant'anni fa Peppino Impastato ha perso la vita. Una vita spezzata da un momento all'altro, ingiustamente. D'altronde da quarant'anni a questa parte, ci è mai successo di vedere con i nostri stessi occhi girandoci attorno, anche solo un briciolo di giustizia?
Una società assente. Una società priva di valori, senza un fine e una morale. Una società persa: nei pensieri, nel profondo e nell'azione. Una società nella quale non si riconosceva Peppino. Peppino lottava, Peppino gridava, Peppino amava. Si ribellava e risvegliava le coscienze, moltiplicava le masse, rinnegava l'indifferenza, l'incoerenza e la partecipazione verso quel sistema di potere criminale che da sempre uccide e violenta i combattenti e gli innocenti.
Peppino ha dato vita al nostro senso di giustizia. Grazie a lui, oggi abbiamo una ragione per cui lottare a favore di chi merita quella stessa giustizia in nome della quale innumerevoli uomini e donne si sono battuti. Noi giovani non abbandoneremo mai le redini della sua lotta che sentiamo radicata nella nostra pelle.
A voi, che ci avete insegnato a combattere per una vita vera.
A voi, che ci date il motivo per trasformare i nostri più grandi sogni in realtà.
A te, Peppino. Oggi più che mai possiamo dirti: hai vinto.

Foto © ACFB

Tratto da:
ourvoice.it

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