Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

mazzola mariagrazia c ansadi Paolo Borrometi
Dopo la testata di Ostia, l’aggressione di Bari, con una collega - la brava Maria Grazia Mazzola del Tg1, da sempre impegnata nel giornalismo d’inchiesta - costretta alle cure in ospedale: è la testimonianza che illuminare le periferie del nostro Paese è sempre più difficile ed è inaccettabile continuare a contare, senza fare qualcosa di concreto, le minacce che subiamo.
Le mafie odiano le domande, noi giornalisti dobbiamo continuare a farle.
Arriveranno da ogni parte, adesso, i (giusti) messaggi di solidarietà alla collega, ma quando sarà passata la bufera mediatica, tutto tornerà come prima, in attesa della prossima drammatica aggressione.
È inconcepibile che non si agisca per tutelare realmente i giornalisti, rendendoli veri ‘cani da guardia della democrazia’. Ed a chi si stupisce oggi, chiediamo di impegnarsi domani per evitare che questa folle pratica della “caccia al giornalista”, possa continuare.
A Maria Grazia ed alla Redazione del Tg1 va la massima solidarietà, bisogna aderire alle iniziative dei prossimi giorni per illuminare non solo la drammatica aggressione, ma anche l’inchiesta che la collega stava realizzando, riprendendola ed amplificandola.

Tratto da: liberainformazione.org

Foto © Ansa

Ti potrebbe interessare...

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos