di Dino Paternostro
Ero legato a Nicola Cipolla (in foto a dx) da profondo affetto e da una grande stima politica ed umana. Era la "storia" vivente della sinistra politica e sindacale, ma non guardava mai nostalgicamente indietro. Ci indicava sempre la strada da percorrere, in avanti, verso il futuro. Per lui davvero la memoria serviva a costruire futuro. Senza retorica. Nel 2010/11 volle che realizzassi per il Cepes un'antologia degli autori minori che avevano scritto delle lotte contadine del secondo dopoguerra. Volle che me ne occupassi - mi disse - per stimolare ulteriori studi e riconoscere che la Sicilia si è liberata dai residui di feudalesimo grazie a quelle lotte, pagate anche col sangue di tanti dirigenti sindacali assassinati dalla mafia.
Mi parlava sempre di Mario Ovazza e del contributo che aveva dato (da dirigente dell'Eras e da deputato regionale del PCI) per la costruzione del sistema delle grandi dighe in Sicilia, che ancora oggi costituiscono la struttura portante del sistema idrico regionale. E poi delle energie alternative da incrementare, delle lotte per la pace e contro la militarizzazione della Sicilia. Delle lotte per la democrazia è la difesa della Costituzione. Programmi per il futuro, perché Nicola guardava sempre al futuro. Adesso lui non c'è più e tocca a noi continuare anche per suo conto. Grazie, Nicola. Grazie per i valori che ci hai saputo trasmettere. Ti abbraccio forte!
Tratto da: cittanuove-corleone.net
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