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Chi ha suicidato Attilio Manca? Un incontro dedicato alla storia e alla vita dell'urologo siciliano, che si terrà a Pavia, il 2 febbraio alle ore 18, presso la sede di Radio Aut in via Faruffini 4.

Interverrà Pino Cassata, presidente dell'Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli Milano. A seguire sarà proiettato il docufilm “Attilio Manca, un suicidio di Mafia”.

E' il 12 febbraio 2004. A Viterbo, in un appartamento di via Monteverdi viene ritrovato il cadavere di Attilio Manca: per la Procura di Viterbo non c’è dubbio che si è trattato di un suicidio.
Ma Attilio Manca è un mancino puro (sul braccio sinistro furono ritrovati due segni di iniezioni e sui suoi arti evidenti macchie ematiche) e, soprattutto, non ha alcun motivo per suicidarsi.

L’Osservatorio Antimafie Pavia, il Circolo Arci Radio Aut, l’associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli Milano hanno deciso di lanciare un nuovo appello per chiedere di «fare chiarezza» sulla morte dell’urologo, che fu inizialmente ritenuta dovuta ad overdose di eroina e infine archiviata come suicidio. Ricostruzione alla quale si sono sempre opposti i genitori, sostenendo - anche sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni pentiti - che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento subito da Bernardo Provenzano a Marsiglia. Il medico, all’epoca un luminare dell’urologia, avrebbe riconosciuto il boss di Cosa Nostra latitante e, per questo, eliminato. Ma le petizioni e le richieste di riesumazione della salma per eseguire nuovi accertamenti sono rimaste finora lettera morta.
A distanza di più di 10 anni il mistero è rimasto intatto. Chi è stato l’ultimo a incontrare il giovane urologo nel suo appartamento? E soprattutto: chi avrebbe avuto interesse a mettere a tacere per sempre Attilio Manca e per quali ragioni?
Di contraltare ci sono due genitori ed un fratello che non hanno mai creduto alla tesi del suicidio e che da anni si battono per avere giustizia assieme a due indomiti avvocati come Fabio Repici e l'ex pm Antonio Ingroia. Ed è insieme a loro che inizia così un lungo viaggio alla ricerca della verità. Che fin da subito appare irto e pieno di insidie. Ripercorrendo le tappe salienti del caso, rileggendo le carte giudiziarie e riascoltando le loro testimonianze si intravede una debole luce in fondo al tunnel. Che indica la via da seguire per ottenere una volta per tutte giustizia e verità.

L'evento facebook.com/events/180189263060172

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