Presentazione del libro ''Il Padrino dell'antimafia''- Termini Imerese, 21 Novembre

"Il Padrino dell’antimafia" (ed.Zolfo) scritto dal gionalista Attilio Bolzoni farà tappa anche a Termini Imerese. Giovedì 21 novembre alle ore 18, nella chiesa di Santa Caterina D’Alessandria si svolgerà la presentazione del libro del giornalista Attilio Bolzoni. Interviene con l’autore Salvo Palazzolo (giornalista de La Repubblica). Modererà l’incontro Eugenio Ambra. "Ho voluto con forza che Attilio Bolzoni, grazie anche alla partecipazione di Salvo Palazzolo, venisse a Termini Imerese a raccontarci chi è il padrino dell’antimafia - ha commentato Ambra - per prendere coscienza di quanti danni abbia recato alla nostra terra Calogero Montante con la sua fitta rete di politici, ministri e uomini delle forze dell’ordine. Ritengo necessario che chiunque debba conoscere questa storia, a maggior ragione i miei concittadini che si preparano a scegliere i nostri nuovi amministratori tra pochi mesi".

IL LIBRO
Un siciliano che è “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra diventa misteriosamente il faro dell’Antimafia italiana. Il delitto perfetto.
Con la complicità di ministri dell’Interno e alti magistrati, di spie e generali, Calogero Antonio Montante in arte Antonello è il personaggio che più di ogni altro segna l’oscura stagione delle “mafie incensurate” che dettano legge dopo le stragi del 1992. Simbolo della legalità per Confindustria e a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili la sua storia fa scorgere un pezzo d’Italia con il sangue marcio. Chi è davvero Montante? Solo il prestanome di un sistema imprenditoriale criminale? Il pezzo “difettoso” di una perfetta macchina di potere? È pupo o puparo? Ma c’è un intrigo nell’intrigo: le telefonate del Presidente. Qualcuno sospetta che nelle mani di Montante siano finite le registrazioni delle conversazioni fra l’ex Capo dello Stato Napolitano e l’ex ministro Mancino, quei quattro colloqui agli atti del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia che la Corte Costituzionale aveva ordinato di distruggere.

"Un libro destinato a spaccare in due la storia di mafia e antimafia" - Piero Melati, "Il Venerdì"