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padrino antimafiaQuale esempio migliore dello stretto legame tra mafia e potere della vicenda di Antonello Montante, ex vicepresidente nazionale di Confindustria e delegato per la legalità, condannato alcuni mesi fa in primo grado a 14 anni di reclusione? Un siciliano “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra eppure diventato misteriosamente faro dell'Antimafia italiana dagli scranni di Confindustria, a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili. Con la complicità di politici e alti magistrati, di servizi segreti e di generali. Sembrava il delitto perfetto. A parlarne con Attilio Bolzoni, inviato di Repubblica e autore del libro “Il Padrino dell'Antimafia - una cronaca italiana sul potere infetto” edito da Zolfo, Piero Melati, giornalista e direttore artistico del festival Una Marina di Libri, insieme per un dialogo sviluppato tra cronaca e retroscena. Con qualche sortita sugli sviluppi più recenti della vicenda (la Commissione parlamentare Antimafia ha appena iniziato le audizioni per ricostruire il caso) e anche sul mondo dell'informazione, che spesso si è tenuto prudentemente alla larga da questa intricata storia. Vi aspettiamo a #BCM19 sabato 16 novembre alle ore 14.30 all'Archivio di Stato di Milano, via Senato 10 (MM1 San Babila). Ingresso libero.

 

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