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Giovanissimi, coscienti, arrabbiati e determinati. In prima linea con cartelli colorati in mano per chiedere ai potenti del mondo di non "rubargli il futuro". In tutto il mondo, si stima in circa 150 Paesi, venerdì 15 marzo migliaia di studenti sciopereranno da scuola per il clima

di GIACOMO TALIGNANI

MARCE, cortei, appuntamenti in ogni città - dal Brasile all'Australia passando per centinaia di incontri europei- per rompere il silenzio e alzare la voce davanti alle istituzioni sulla necessità di agire subito, con leggi e impegni immediati nel tentativo di preservare il Pianeta stretto dalla morsa del cambiamento climatico. L'iniziativa globale "FridaysForFuture" (FFF) prende il nome dagli scioperi portati avanti proprio di venerdì dalla sedicenne svedese Greta Thunberg. Questa ragazzina oggi diventata famosa in tutto il globo ha iniziato, da sola, a protestare con cartelli davanti al parlamento svedese il 20 agosto 2018. Chiedeva maggiore attenzione, da parte dei politici, al problema delle emissioni, dell'inquinamento, dei gas serra che stanno mettendo a rischio il futuro di intere generazioni.

PERCHE' - Greta non solo chiede di rispettare gli accordi presi prima a Parigi durante il Cop 21 e poi nel recente Cop24 in Polonia, dove lei ha parlato davanti ai delegati Onu, ma di "fare di più. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi". Un impegno, come già richiesto dagli scienziati, per impedire che le temperature salgano di 1.5 gradi rispetto ai livelli pre industriali. Ulteriori innalzamenti porterebbero infatti a perdite di biodiversità, cibo, creerebbero milioni di rifugiati climatici e metterebbero in ginocchio ancor di più una Terra già in sofferenza fra erosione costiera, acidificazione degli oceani, fenomeni meteo sempre più potenti e imprevedibili, innalzamento delle temperature degli oceani, aria inquinata e fauna e flora a rischio, solo per citare alcuni dei punti critici.

DOVE - Lo sciopero si terrà contemporaneamente venerdì 15 marzo in tutto il mondo. Greta Thunberg sarà in Svezia, dove vive e ha iniziato la sua protesta. In ogni singolo Paese gli studenti protesteranno in varie città principalmente davanti ai palazzi del potere o le istituzioni. E' stata creata una mappa degli appuntamenti. In Italia, per cercare di coordinare le varie iniziative, è nata una dorsale del movimento chiamata FridaysForFuture Italy, presente con informazioni sull'omonima pagina Facebook. Gli eventi italiani di FFF sono consultabili anche su questa mappa specifica.

CHI - L'iniziativa dello sciopero nasce principalmente da studenti delle scuole, di tutte le età, ed è coordinata e supportata attraverso il movimento "FridaysForFuture"che ha dei responsabili in ogni Paese. Sebbene sia nata da studenti che intendono, secondo il messaggio lanciato da Greta, scioperare da scuola per mandare "un segnale ai potenti" l'iniziativa si è autonomamente allargata in questi ultimi mesi a famiglie, genitori e cittadini di tutte le età preoccupati per il cambiamento climatico. I membri di altri movimenti, da Rise for Climate a Extintion Rebellion, prenderanno parte ai cortei. In vista dello sciopero nelle ultime settimane in diversi Stati è nata una parziale polemica su chi dovesse prendere parte o meno all'iniziativa, dato che si tratta prevalentemente di una azione studentesca: l'invito a partecipare - hanno detto in alcune interviste gli organizzatori - è aperto a tutti coloro vogliano alzare la voce sul problema ma non deve essere un "momento da strumentalizzare a fini politici". Ai vari scioperi previsti nel mondo ci si aspetta una grande affluenza di persone: lo scorso 24 gennaio furono 30mila gli studenti scesi in strada in Belgio e 10mila in Germania.

COME Studenti o cittadini che volessero portare il proprio contributo alla causa lanciata da Greta Thunberg possono controllare il sito dell'evento per avere informazioni. I coordinatori invitano a postare foto, video e materiale multimediale usando gli hashtag #Fridaysforfuture e #Climatestrike.

Tratto da: repubblica.it

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