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20190105manifesto concerto per don prisuttoGiuseppe Fava negli anni Settanta fu uno dei pochi a denunciare le conseguenze nefaste dell'industrializzazione del territorio di Priolo, Melilli e Augusta, trasformato da luogo di poveri allevatori in "costa dei miliardi", rada dalle "6000 navi in attesa".
"Tutto il grande sogno dell’industria siciliana - scriveva Fava ne I Siciliani - è finito in quelle cento, duecento ciminiere metalliche che sprigionano fuochi velenosi, notte e giorno. Il mare di piombo senza più pesci, gli esseri umani che cominciavano a morire… ecologicamente fu un delitto, politicamente un bluff, storicamente una canagliata".
A tutt'oggi non è stato ma aggiornato il registro pubblico dei casi di tumore nel cosiddetto "triangolo della morte", così definito a causa del massiccio inquinamento dell'aria, delle acqua e del suolo. Eppure ogni mese un parroco, don Palmiro Prisutto, arciprete della Chiesa Madre di Augusta, di funerali ne celebra e ne ha celebrati centinaia negli anni. E in assenza di un registro di morti per tumore, Prisutto ha deciso di stendere un elenco delle vittime, con nomi, cognomi, età e tipo di cancro. In assenza di interesse da parte dello Stato, don Prisutto, sin dal 2014, legge alla fine della messa, ogni 28 del mese, l’elenco dei “caduti” per inquinamento. Non solo i morti per mafia hanno diritto ad essere ricordati, ma anche questi 600 nomi della sola città di Augusta, uccisi dall'inquinamento dovuto alle raffinerie. Questo semplice gesto di mite ma efficace denuncia, ha dato fastidio persino alla Chiesa, che ha tentato di recente, ma senza successo, di rimuoverlo.
Per questo motivo, volendo ricordare Giuseppe Fava, nell'anniversario del suo omicidio, il 5 gennaio, alle ore 19, presso la Chiesa Madre di Augusta (Siracusa), i bambini dell'Orchestra "Falcone Borsellino", della Fondazione no profit "La città invisibile", hanno scelto di suonare per dare sostegno e risonanza alla battaglia di don Prisutto e dei cittadini di Augusta, affinché il Governo e le Istituzioni intervengano in ottemperanza alla normativa vigente. I bambini dell'Orchestra "Falcone Borsellino" chiedono, con don Prisutto, che "chi ha inquinato e inquina deve smettere di inquinare... e chi ha inquinato deve bonificare non perché qualcuno potrebbe imporglielo in un’aula giudiziaria, ma solo perché esiste anche il principio del ravvedimento e della riparazione dopo l’errore. Bisogna dare un futuro nuovo e pulito a questa terra".
Il concerto dei ragazzi dell'Orchestra "Falcone Borsellino", dal titolo "L'inquinamento uccide tutti", diretto dal Maestro Semaias Botello, sarà preceduto dalla lettura da parte di don Prisutto dei nomi. Il modo migliore per tradurre in attivismo, la memoria di un giornalista di inchiesta come Pippo Fava.

ANTIMAFIADuemila
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