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20160130 piazza ct ciancio biancoCatania. Sabato 30, via Etnea, 17:30
--- Senza rabbia nè paura ---
“Trentadue anni dopo la battaglia contro i Cavalieri dell'apocalisse mafiosa, la lotta al monopolio di Ciancio, e l'assassinio di Giuseppe Fava, la città versa ancora nel degrado e nella soggezione. L'informazione è ancora sotto dittatura, i sindaci inaugurano ancora le aziende degli imprenditori collusi e i giovani lasciano a migliaia una terra senza speranza. E' perciò che quest'anno, nel giorno della memoria e della lotta, chiamiamo i cittadini, con esponenti significativi della società civile, a incontrarsi con noi. Non per l'ennesimo dibattito fra politici ma per promuovere concretamente e insieme la salvezza della città”.
Questo era il nostro appello del 5 gennaio di quest’anno. L’appello è stato raccolto e numerose associazioni si preparano in questi giorni a sfilare in piazza contro la mafia.
* * *
Il potere mafioso, per noi, ha sempre avuto dei nomi e cognomi precisi (i boss e i killer ma anche gli imprenditori e i politici tolleranti o collusi) e noi dei Siciliani questi nomi li abbiamo sempre fatti con chiarezza. Non pensiamo di cambiare stile.
Mentre noi prepariamo le manifestazioni, a Palermo i carabinieri perquisiscono la sede di Confindustria. Imprenditori come Montante o Costanzo (che noi abbiamo denunciato per primi) sono ancora degli interlocutori? E’ permesso, adesso, fare i loro nomi?
I soldi di Ciancio in Svizzera, perché Repubblica non li ha pubblicati? Gli accordi fra Bianco e Ciancio esistono, o se li sono inventati i carabinieri? E quanto a noi, se facciamo queste domande siamo degli “estremisti” che turbano la pacifica convivenza di buoni e cattivi, o stiamo semplicemente seguendo la nostra storia?
E’ una storia precisa (Fava, D’Urso, Scidà) con una continuità che a qualcuno fa paura. E non a caso, a Catania, la si vorrebbe cancellare. Ma l’avvenire è figlio della storia, e chi ignora il passato non può avere un futuro.
* * *
Questo diciamo ai giovani. Uniti, senza barriere politiche, senza paura. La mafia, il potere mafiosa, la borghesia mafiosa non dureranno per sempre. Ma bisogna sfidarle a viso aperto, senza mezze misure. Rancore per nessuno, neanche per chi ha ingannato chi si fidava. Ma compromessi niente.
Avanti, allora, insieme in piazza e nella vita. E’ lunga ‘sta nottata, ma finirà.

[dal "Foglio dei Siciliani" in distribuzione. Compratelo, al corteo!]

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