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pool-trattativa-c-castolo-gianniniA seguito delle diverse minacce ormai palesi a tutti, anche se certamente non tutte sono state rese pubbliche, Nino Di Matteo e la sua scorta, rischiano di saltare in aria proprio come accadde a Falcone e Borsellino ed ai loro Angeli custodi che, se fossero stati provvisti di bomb jammer, non sarebbero potuti morire in quel modo. Oggi, a distanza di 21 anni, sembra che si vogliano sacrificare questi uomini, proprio con le stesse modalità. Più appelli sono già stati lanciati dalla società civile affinche si provvedesse SUBITO ad attrezzare la Scorta di Di Matteo di questo disposivo, utile a neutralizzare le frequenze di trasmissione di segnali che potrebbero azionare a distanza l'esplosivo. Lo stesso fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, ha più volte lanciato pubblicamente questa richiesta!
Il 14 ottobre scorso Luigi di Maio ha presentato alla Camera, un'interrogazione parlamentare relativa al problema.

Così come registriamo il silenzio assordante delle istituzioni sulla tutela di Massimo Ciancimino, supertestimone del processo sulla trattativa, locandina 6 dicembreanche lui oggetto da mesi delle stesse minacce di progetti stragistici che coinvolgerebbero non solo i magistrati ma anche lui. Inoltre ripetute volte in questi anni Riina non ha risparmiato attacchi e minacce allo stesso Massimo Ciancimino. Nonostante i pericoli siano anche qui considerati del tutto seri e attendibili, lo Stato non fa nulla per garantire la sicurezza sua e della sua famiglia, anzi, lo stesso è oggetto di una singolare misura di prevenzione provvisoria (caso unico in tutta Italia!) in seguito alla quale tra l'altro gli è stata anche ritirata la patente per cui va in giro a piedi o in bicicletta… Massimo Ciancimino non chiede scorte, ma noi società civile chiediamo a gran voce che il problema della sua sicurezza sia affrontato con serietà dalle autorità competenti e che il supertestimone sia messo nelle condizioni di andare avanti con serenità.

Questo venerdì 6 dicembre 2013 manifesteremo tutto il giorno con un presidio davanti alla prefettura dalle ore 10 alle ore 19

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