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montalto-ciaccioIl coordinamento provinciale di Libera e in particolare il presidio di Libera a Trapani, assieme con la dirigenza scolastica dell’istituto scolastico Gian Giacomo Ciaccio Montalto e con il preside prof. Enrico Porracchio, promuoveranno VENERDI’ 25 GENNAIO ALLE ORE 9 un incontro degli studenti dedicato al ricordo del magistrato Gian Giacomo Ciaccio Montalto, a 30 anni esatti dal suo barbaro omicidio voluto, organizzato ed eseguito dalla mafia.

“Libera – dice il referente del presidio di Trapani Gisella Mammo Zagarella – si apprestava già a ricordare con una iniziativa il magistrato ucciso, come avviene da qualche anno nostro riferimento era già la scuola dedicata al magistrato, ci siamo subito incontrati sulla stessa strada di impegno con il preside Porracchio che già con entusiasmo aveva attivato le proprie insegnanti, è stato un felice ritrovarsi insieme”. Il programma in linea di massima è già organizzato, tra i presenti ci sarà il giornalista Salvatore Cusimano uno degli inviati più importanti che la Rai ha avuto in Sicilia, che ha seguito le cronache siciliane  anche nei momenti più bui e tristi, custode di un patrimonio di conoscenza giornalistica importante e che oggi è il direttore della sede Rai della Sicilia. Con lui il preside Dario Trentacoste, amico di Ciaccio Montalto, e ancora l’ex presidente dei Tribunali di Trapani e marsala, il giudice Mario D’Angelo, collega di Gian Giacomo Ciaccio Montalto. Prevista la proiezione di filmati, mentre gli studenti discuteranno con i loro ospiti. Attese poi sono anche le figlie del magistrato ucciso che tornano in Sicilia dopo anni e anni di lunga assenza. “Sono 30 anni da quel delitto – dice Salvatore Inguì coordinatore provinciale di Libera – ma sembra ieri, per non dire sembra oggi. I pericoli che quel giudice denunciava sono ancora presenti, la mafia non è battuta ma si è infiltrata meglio nel tessuto sociale. C’è una differenza rispetto a quegli anni che la società civile non tutta ma in gran parte è oggi presente, e le celebrazioni del prossimo 25 gennaio dimostreranno che è così e che non poteva essere altrimenti. Consegneremo la memoria di Gian Giacomo Ciaccio Montalto ai giovani dopo che la sua memoria professionale nel tempo è stata consegnata ad altri magistrati e giudici, oggi finalmente arriva la società civile e accoglieremo a braccia aperte quelle tre bambine diventate donne e mamme che non sono potute crescere con il loro padre come era giusto che fosse per colpa della mano assassina mafiosa che in 30 anni è riuscita quasi a celarsi a non farsi vedere, a fare dimenticare un omicidio che non merita di essere”.

LIBERA
COORDINAMENTO PROVINCIALE - TRAPANI

Il 25 gennaio 2013 alle ore 17 il Palazzo di Giustizia di Trapani apre le porte alla città attraverso un evento di straordinaria valenza politica, sociale e artistica.  
 
Con L'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, “FERUS” è un evento ideato e organizzato  dall'“Associazione culturale 50 Mt”  in collaborazione con “ANM Associazione Nazionale Magistrati”, in occasione della commemorazione della morte del magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto, barbaramente ucciso dalla mafia.  
 
A 30 anni dall'assassinio del sostituto procuratore  infatti il Tribunale di Trapani si trasforma in luogo simbolo dell'energia artistica e culturale della città per affermare il diritto alla legalità e all'impegno sociale.  
Arte, bellezza e giustizia stringono un sodalizio in grado di sconfiggere la sopraffazione e la devianza criminale che ha insanguinato ed avvilito la Sicilia e il Paese tutto.
 
“Ferus”, termine di origine latina, contiene in sé due concetti: fierezza e orgoglio nonché ferocia e spietatezza. La sua doppia valenza evoca la lotta e l’affrancamento dal potere mafioso e al contempo simboleggia la spinta emotiva verso una rinascita, possibile attraverso i molteplici canali dell’arte.

montalto250113

                          “Ferus di essere siciliano. Ferus nella lotta alla mafia”
 
L'evento ha già registrato una notevole partecipazione presso il Palazzo di Giustizia di Catania lo scorso 23 maggio 2012, in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio, trasformando il tribunale in spazio museale e performativo.
 
In questa seconda edizione del 25 gennaio 2013, esponenti di particolare rilievo del mondo dell'arte e del giornalismo interverranno al fianco di  importanti figure istituzionali, quali l'attuale Ministro della Giustizia Prof.ssa Avv. Paola Severino, il V. Pres. del CSM On. Avv. Michele Vietti e l'On. Rosario Crocetta, Presidente della Regione Sicilia. All'interno degli spazi del Palazzo di Giustizia saranno allestite opere e installazioni di numerosi artisti di respiro internazionale.   

Interverranno:
il Dr. Roberto De Simone Pres. Del Tribunale di Trapani, il Dr. Marcello Viola
Proc.re della Rep.ca di Trapani, l'Avv. Alberto Sinatra Pres. Ordine degli Avv.ti di Trapani, il Gen. Vito Damiano Sindaco di Trapani, la Dr.ssa Luciana Giammanco, Comm. Straord. Reg.le diTrapani, l'Isp. Antonio Guzzi, l'Avv. Elio Esposito, il Dr. Mario D'Angelo, il Dr. Vito D'Ambrosio, l'On. Pres. Virginio Rognoni, il Dr. Rodolfo Sabelli Pres. ANM,  il Dr. Gioacchino Natoli Pres. del Tribunale di Marsala, il Dr. Girolamo Alberto Di Pisa Proc.re della Repubblica di Marsala, l'Avv. Gianfranco Zarzana Pres. Ordine Avv.ti di Marsala, Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice, Pino Maniaci Direttore di Telejato e Rino Giacalone Giornalista.
 
Coordina: Santo Della Volpe, Direttore di Libera Informazione.
 
Commentano il significato dell'evento: il Giudice Alessandra Camassa e la Dott.sa Giusi Todaro.
 
Mostre fotografiche: 

Letizia Battaglia, Biagio Grimaldi, José Fiorentino, Francesco Giallombardo, Alessio Genovese, Tiziana Sansica.

Installazioni:  
Michele Ciacciofera, Paola Lo Sciuto, Mauro Pace, Giuseppe Venza.

Installazioni audiovisive:  
Francesco Murana, Alessandro Librio, Rosario Riginella, Alessandro Montemaggiore, Giulio Maceli.

Opere fumettistiche:  
Vincenzo Beccia, Lelio Bonaccorso.

Opere pittoriche:  
Franco Gulino, Massimiliano Errera, Vincenzo Robino, Laboratorio Saccardi, Loredana Grasso, Platimiro Fiorenza, Antonio Sammartano, Alessio Barchitta, Linda Randazzo, Rosaria La Rosa, Rosamaria Crupi.

Performance danza:  
Compagnia Omonia di Silvia Giuffrè con Giuseppe Rizzo,Cinzia Tartamella, Roberto Galbo.

Performance teatrali:
Claudio Collovà, Stefania Garello, Daniele Salvo, Danilo Fodale, Nike Pirrone, Silvia Di Blasi, Rosaria Sfragara, Maria Palazzo, Greta Oldoni, Marco Marzaioli, Gaia Baggio.

Performance musicali:  
Alessio Pianelli (violoncello solo), Lelio Giannetto (contrabbasso), Matilde Politi (fisarmonica chitarra,voce),Peppe Civilietti (violoncello), Filippo Calascibetta (contrbbasso), Giuseppe Burgarella (pianoforte), December thirty jazz trio con Giorgio occhipinti (pianoforte), Francesco Branciamore (batteria), Giuseppe Guarrella (contrabbasso).  
 
Ulteriori informazioni sul sito www.eventoferus.com e sui  social network Facebook, Twitter e Pinterest.

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NOTE DI REGIA
“Ferus intende essere un luogo simbolico di incontro tra i cittadini e le istituzioni, nella convinzione  comune che la cultura e l’arte siano degli strumenti decisivi nella lotta alla mafia. La bellezza e il significato profondo di un’opera sono cose che un mafioso, per quanto potente, non è in grado di comprendere.

Ho pensato che se fossi stato ammazzato per aver fatto solo il mio dovere, perché i giovani potessero vivere in una terra migliore, mi sarebbe piaciuta l’idea di essere ricordato così, trasformando almeno per un giorno il luogo in cui ho lavorato, in un luogo pieno di vita, di arte e di passione.

Il rapporto tra artisti e cittadini è diretto e ravvicinato: questo conferisce a Ferus un’atmosfera di grande armonia comunicativa. Il percorso artistico, che si snoda all’interno del Palazzo di Giustizia, crea una dimensione  di particolare raccoglimento e partecipazione.

Grazie a Ferus abbiamo l’occasione di conoscere da vicino Giangiacomo Ciaccio Montalto, un uomo che, per amore della giustizia, ha sacrificato la sua vita. È per lui, e per tutte le altre vittime della mafia, che ciascuno di noi è chiamato a partecipare. L’auspicio è che Ferus rappresenti per tutti un momento di profonda riflessione sull’importanza della cultura nella lotta alla mafia ”.

IL DIRETTORE ARTISTICO
Francesco Murana

VIDEO Letizia Battaglia