L'udienza è conclusa. Il processo viene rinviato al 29 maggio
Stato-mafia: Mori parla in aula, contro di me solo calunnie
16 maggio 2014 - Ore 12.37
Palermo. "Contro di me accuse e calunnie senza produrre una prova che sia una ma ricorrendo esclusivamente ad asserzioni ed illazioni, non documentate ed a conseguenti deduzioni del tutto improbabili se non assurde": cosi' l'ex generale del Ros dei carabinieri Mario Mori, imputato nel processo per la trattativa Stato-mafia, stamattina nell'aula bunker dell'Ucciardone, dove ha reso dichiarazioni spotanee davanti alla Corte d'assise di Palermo.
Secondo Mori, quel che contro di lui ha ripetuto anche in questo procedimento il collaboratore di giustizia Stefano Lo Verso, sono "calunnie, che a lui apparivano rilevanti e significative, in particolare sulla figura di Luigi Ilardo, asseritamente apprese da Provenzano, ma in realta' frutto esclusivo di acquisizioni mediatiche". Secondo Mori Lo Verso avrebbe aggiunto le dichiarazioni solo dopo che la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha disposto il sequestro di beni nei suoi confronti. Al processo oggi depone Roberto Tempesta, maresciallo dei carabinieri che nel 1992 contatto' l'estremista di destra Paolo Bellini per infiltrarlo in Cosa nostra.
AGI
Giovedì 16 maggio, dalle ore 9.30, presso l'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, si terrà la prossima udienza del processo trattativa Stato-mafia.
Si procederà con l'audizione del teste Roberto Tempesta.
Nel processo, di competenza della Procura di Palermo, i pubblici ministeri dovranno accertare le responsabilità di chi è accusato di aver aperto un dialogo con Cosa nostra, al fine di far cessare la strategia stragista messa in atto nei primi anni ’90. Tra gli imputati, oltre a boss mafiosi (Totò Riina, Leoluca Bagarella, Antonino Cinà) figurano anche collaboratori di giustizia (Giovanni Brusca), ex politici (Nicola Mancino, Marcello Dell’Utri), ex ufficiali del Ros (Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno) e Massimo Ciancimino.
Del processo si occupano i pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene, Roberto Tartaglia e Vittorio Teresi.
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