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20181117 un morto ogni tanto marsalaSabato 17 novembre alle ore 17, in occasione della 1° tappa del Tour della Legalità, presso la sala conferenza biblioteca del complesso monumentale San Pietro di Marsala (TP) si terrà la presentazione del libro “Un morto ogni tanto” (ed. Solforino) del giornalista Paolo Borrometi. Ad accompagnare l’autore ci saranno Piera Aiello, deputata e membro della Commissione Parlamentare Antimafia, Mario Michele Giarrusso, senatore e membro della Commissione Parlamentare Antimafia e Alessandro Marsicano, imprenditore vittima di estorsione. I lavori saranno coordinati dal giornalista Rino Giacalone, accompagnato dalle letture di Enzo Campisi e Giorgio Magnato.

IL LIBRO
"Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!". Nelle intercettazioni l’ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente La Spia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all’ombra di quelli legali.
Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud orientale.
Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi l’impunità, e sono disposti a tutto per mettere a tacere chi rompe quel silenzio.
Il primo libro di Paolo Borrometi è una denuncia senz’appello su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo di sempre, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l’unico antidoto è l’esempio della resistenza e della lotta.