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liggio luciano 1978 850px c letizia battagliaLunedì 15 ottobre alle ore 21 presso l'Università degli studi di Pavia, in Strada Nuova 65 (Pavia), si terrà l'incontro intitolato “Da Luciano Liggio al processo Infinito. Oltre quaranta anni di presenza delle mafie al Nord”.

Relatori:
Maria Luisa Balzarotti, giudice nel Tribunale di Milano, già presidente del Collegio giudicante nel Processo "Infinito"

Giuliano Turone, giudice emerito della Suprema corte di cassazione, autore del libro “Il boss. Luciano Liggio: da Corleone a Milano una storia di mafia e complicità”

Attilio Bolzoni, giornalista de La Repubblica, premio “È giornalismo” 2009 perché “da più di trent’anni racconta la Sicilia e la mafia”

Introduce Prof. Paolo Renon, docente di Procedura penale nell’Università di Pavia.

Nonostante ancora nel 2010 il Prefetto di Milano si ostinasse a negare la presenza stabile della Mafia in Lombardia, è dal lontano 1974 che si sa il contrario. Da quel momento nessuno, in buona fede, poteva più sostenere che la mafia a Milano non esisteva. Non solo esisteva, ma si era pienamente insediata. La cattura di Luciano Liggio, la “primula rossa di Corleone”, dimostrò anche altro: l’esistenza di stretti legami con ambienti eversivi e golpisti, la costruzione di solide imprese nell’economia legale e lunghissime latitanze dorate che non avrebbero potuto essere tali senza qualche copertura. In quella storia il confine tra crimine e mondo legale finiva per confondersi, fino a non essere più visibile. Ne parlerà Giuliano Turone, Giudice emerito della Cassazione, che da giudice istruttore, prima delle inchieste su Michele Sindona e sulla P2, è arrivato a Luciano Liggio, arrestato a Milano il 16 maggio 1974, in via Ripamonti.
Prendendo le mosse da una storia apparentemente passata ma che ha ancora molto da dirci, arriveremo fino ai giorni nostri, parlando di un’inchiesta il cui ricordo è nitido, e tale resterà a lungo, nella cittadinanza pavese e lombarda. L’operazione "Crimine - Infinito", portata avanti congiuntamente dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Milano e Reggio Calabria, è iniziata il 13 luglio 2010. L’iter giudiziario si è concluso con la sentenza della Corte di Cassazione del 13 aprile 2015, di conferma delle 41 condanne inflitte con il rito ordinario, in aggiunta alle 92 scaturite dal rito abbreviato, già confermate dalla Suprema Corte nel 2014. Tra i condannati dal VIII sezione penale del Tribunale di Milano presieduta dalla dott.ssa Balzarotti anche l’avvocato pavese Giuseppe “Pino” Neri e il dr. Carlo Chiriaco, direttore sanitario dell’ASL di Pavia che in precedenza aveva ricoperto altri incarichi di rilievo nel settore sanitario e assistenziale. Quasi 40 anni dopo Liggio, non solo la criminalità organizzata era presente, ma il suo insediamento è diventato capillare e ramificato ovunque scorressero fiumi di denaro.
Per la prima volta il Tribunale di Milano ha ammesso la costituzione di parte civile della Regione Calabria al di fuori del proprio territorio.
Dialogherà con i relatori il giornalista de La Repubblica Attilio Bolzoni, autore di numerosissime pubblicazioni sul tema della criminalità organizzata di stampo mafioso. L’ultimo suo libro è Giornalisti in terre di mafia. Quelli che scrivono e quelli che si voltano dall’altra parte uscito a settembre per Melampo.

L'evento facebook.com/events/1120364858088298

Foto © Letizia Battaglia