"Dobbiamo colpire a quello, bum, a terra! E qua c’è un iocufocu (fuochi d’artificio)! Come c’era negli anni ’90, in cui non si poteva camminare neanche a piedi… Ogni tanto un murticeddu vedi che serve, c’è bisogno, così si darebbero una calmata tutti gli sbarbatelli, tutti i mafiosi, malati di mafia! Un murticeddu…".
Recenti intercettazioni hanno svelato che il clan catanese dei Capello, su richiesta del boss siracusano Salvatore Giuliano, stava per organizzare un’eclatante azione omicidiaria per eliminare il giornalista siciliano Paolo Borrometi, molto scomodo per le sue inchieste sul territorio.
Paolo non molla, continua con il suo lavoro a combattere la mafia e la cultura mafiosa, e affronta anche i rischi dei suoi spostamenti pur di portare la sua testimonianza e scuotere le coscienze di tutti noi. Avremo il piacere e l’onore di averlo nostro ospite venerdì 27 aprile alle ore 21 a Jesi (AN), a Palazzo dei Convegni in Corso Giacomo Matteotti 19.
Vi invitiamo a partecipare a questa importante iniziativa, per ascoltare la sua importante testimonianza e per manifestargli vicinanza e solidarietà. Tutti noi dobbiamo molto a chi con coraggio racconta la mafia: Paolo Borrometi, che rischia la vita per raccontare la verità, non deve essere lasciato solo, dobbiamo diventare noi, società civile, Istituzioni, Magistratura, Forze dell'Ordine, la sua “scorta” ed il suo scudo contro chi vorrebbe costringerlo al silenzio.
Evento patrocinato dal Consiglio Regionale - Assemblea Legislativa delle Marche e dai Comuni di Jesi e Ostra.
Ingresso libero e gratuito.
L'evento facebook.com/events/605363056479982/
Le Agende Rosse - gruppo "C. Alberto Dalla Chiesa e E. Setti Carraro" di Ancona e provincia
Incontro con Paolo Borrometi - Jesi, 27 Aprile
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