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striscione sostegno di matteo napoliSabato 1° aprile alle ore 9 si terrà, col patrocinio del comune di Napoli, l'evento intitolato 'Basta trattative stato-mafie', presso l'Offcina delle culture "Gelsomina Verde" in via Arcangelo Ghisleri - lotto P5, 80144 Napoli. All'evento organizzato da Agende Rosse di Salvatore Borsellino in Campania interverranno:

Giovanni Conzo, pubblico ministero
Ciro Corona, presidente di Resistenza Anticamorra
Pino Aprile, giornalista e scrittore
Luigi de Magistris, sindaco di Napoli
Salvatore Borsellino, presidente ass. Agende Rosse

Modera:
Nicla Tirozzi del Movimento Agende Rosse - gruppo Paolo Borsellino - Campania

Due le nostre parole d'ordine:
#RompereIlSilenzio sulle sorti del pm Nino Di Matteo e di tutti gli altri Uomini degni servitori dello Stato. Ciò che chiediamo è che si abbatta il muro del silenzio dei massimi esponenti istituzionali, che si rendono di fatto complici delle minacce di morte soprattutto a carico del pm palermitano.

#BastaTrattativeStatoMafie, perché le mafie senza corruzione e collusione non esistono e non possono esistere. Le mafie che combattiamo sono il sodalizio tra politica corrotta, istituzioni deviate, imprenditoria criminale e delinquenza organizzata. Così anche le «ecomafie», che riteniamo siano tra le più drammatiche e diffuse espressioni del consociativismo sopra espresso, le riconosciamo con la parola «trattativa».

I legami viziosi con persone che hanno un ruolo politico o istituzionale in genere, volti ad interessi privati reciproci, spesso conosciuti ma raramente denunciati, sono il peggior male della nostra società. Il riferimento può essere sia all'impunità delle mafie (per i ruoli di vertice) fino al maxi-processo e oltre col rinnovo del patto, sia alle tangenti, sia alle leggi vergogna annientatrici del senso di Giustizia, sia alla disinformazione e al programmato regresso culturale del Paese attraverso i mass media e la distruzione del sistema scolastico. Delitti contro la collettività perpetrati da uomini d'affari, col colletto bianco ma con le mani sporche di sangue quanto un rozzo analfabeta come Totò Riina.
Come si può non inorridire e non condannare al pari di un Riina chi fa esplodere una bomba in una piazza o su un treno, chi depista indagiani sulle stragi, chi smaltisce e chi collude nello smaltimento irregolare di rifuti nocivi (liquami, fumi e solidi), chi precarizza il lavoro, chi investe i soldi pubblici di un Paese in defict in armamenti (con finmeccanca denunciata come una delle piú corrotte imprese private al mondo, in cui è stato piazzato Gianni De Gennaro coinvolto nelle peggiori vicende del Paese, dalle stragi del 1992-’93 alla mattanza del G8 di Genova del 2001).
Pretendiamo che il codice antimafia tutto, dalle intercettazioni al sequestro e confisca dei beni, venga applicato di pari come ai mafiosi cosí ai collusi che siano politici, personaggi istituzionali, imprenditori o altro.

L'evento facebook.com/events/186568315178081