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stop-blanqueo-210314Sono innumerevoli le iniziative realizzate negli anni dall'Associazione Ilaria Alpi sulle mafie, principalmente di educazione alla legalità ma non solo, volte ad approfondire singoli casi, ad aprire riflessioni, a organizzare dibattiti soprattutto in tema di ecomafie e libertà di stampa avvalendosi della competenza di giornalisti ed esperti provenienti da ogni parte di Italia e d'Europa e dalle diverse testate televisive.
L'appuntamento del 21 marzo, in occasione della giornata regionale della memoria e dell'impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, si colloca nell'ambito del progetto europeo Stop Blanqueo, progetto promosso dalla Provincia di Rimini, Associazione Ilaria Alpi, Comune di Bellaria Igea Marina e Unioncamere Emilia Romagna. Stop Blanqueo si propone di veicolare fenomeni, dati, storie che raccontano la criminalità economica e finanziaria a partire da contesti locali - ma con sguardo all’Europa - e intende sviluppare metodi utili ad un’azione sinergica nel contrasto alla criminalità organizzata. Perché è una lotta nella quale tutti sono chiamati ad agire. Perché è una minaccia per la democrazia.

La composizione del panel è simbolica dell'esigenza di una responsabilità diffusa nei confronti del fenomeno mafioso.

Attesta che tutti siamo chiamati a partecipare al contrasto senza se e senza ma.

Lo sono i giornalisti (con Lirio Abbate), le forze dell'ordine e la magistratura (con Pippo Giordano), gli enti locali (con Vassallo). Lo sono i cittadini tutti.

INFO DETTAGLIATE: Scarica la locandina

I RELATORI

Lirio Abbate

Giornalista investigativo, dal 2009 inviato de L'Espresso. Inizia nel 1990 collaborando con il Giornale di Sicilia. Dal 1997 è alla redazione palermitana dell'ANSA dove arriverà alla qualifica di capo servizio aggiunto, e dove i suoi interessi di cronaca si sono concentrati principalmente sulla mafia e la criminalità organizzata. È stato l'unico giornalista presente sul luogo al momento della cattura del capomafia Bernardo Provenzano nel 2006. Per più di dieci anni è stato anche corrispondente dalla Sicilia de La Stampa. Dalla cronaca giudiziaria è passato al giornalismo investigativo. Autore di note inchieste giornalistiche, è stato per queste premiato più volte. Per l'attività svolta è stato minacciato di morte e vive tuttora sotto scorta

Pippo Giordano
Ex ispettore della Dia, ha attraversato la stagione più dura della lotta alla mafia in prima linea. Senza pentiti e intercettazioni ma al fianco di alcuni degli ultimi eroi civili d'Italia. Con Paolo Borsellino il giorno dell'ultimo interrogatorio di Gaspare Mutolo; compagno di pattuglia di Lillo Zucchetto, agente "troppo sveglio" e quindi ucciso all'inizio degli anni Ottanta; con Beppe Montana nelle montagne madonite alla ricerca di Michele Greco, il "papa", qualche mese prima che anche lui venisse ammazzato; con Ninni Cassarà e Natale Mondo alla squadra mobile di Palermo e con Giovanni Falcone lungo l'arco di tutta la sua camera, a Palermo o in giro per l'Italia alla ricerca dei soldi di Cosa nostra. Pippo Giordano la mafia l'ha respirata fin da piccolo, assistendo alle visite di suo padre al boss della zona, con tanto di baciamano e "servo suo sono".

Dario Vassallo
fratello di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (sa) ucciso nel settembre 2010


Alla fine dell'incontro verrà proiettato il film:
SCACCO AL RE. LA CATTURA DI PROVENZANO
da un'idea di Claudio Canepari e Piergiorgio Di Cara, scritto da Clelio Benevento, Mariano Cirino, Salvo Palazzolo, diretto da Claudio Canepari, Mariano Cirino, Paolo Santolini.

Rai fiction, produzione Magnolia

Un montaggio di video inediti girati dalla polizia, intercettazioni ambientali e telefoniche e di elementi presi a prestito dal teatro e dal cinema per ripercorrere gli ultimi 39 giorni della caccia a Provenzano, il re della mafia, il latitante piú famoso d'Italia. "Binnu", cui il giallista Andrea Camilleri presta la voce nel film documento, fu arrestato l'11 aprile 2006, dopo ben 43 anni di clandestinità.