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maniaci-pino-reda-web0Giovedì 19 aprile 2012 alle ore 11, presso l'Aula 7 della Facoltà di Giurisprudenza, piaggia dell'università, 2 a Macerata
La lotta alla mafia di Telejato, la vita di un giornalista “scomodo”, il rischio chiusura della voce di Partinico.

Pino Maniaci è direttore e proprietario di Telejato, un’emittente televisiva comunitaria con sede a Partinico (PA) nota per la sua attività antimafia. Nei dieci anni di gestione di quella che lui stesso definisce “la tv più piccola del pianeta”, Maniaci è diventato, con il suo lavoro, un emblema del buon giornalismo in Italia. Nonostante le numerose minacce di morte, le aggressioni subite e una vita passata sotto scorta, il giornalista ha continuato a far sì che Telejato divenisse la voce di una lotta contro uno dei peggiori mali che attanagliano il nostro Paese.

La mafia non è riuscita a fermare Maniaci e i suoi collaboratori - tra i quali troviamo anche Salvo Vitale, già conduttore, assieme a Peppino Impastato, di Radio Aut -ma Telejato rischia di chiudere a giugno, perché non è in grado di comprare all’asta le frequenze tv del digitale terrestre, qualora queste fossero messe in vendita. Sarebbe, quindi, la fine di uno dei principali punti di riferimento anche delle redazioni e dei giornalisti nazionali, che ricercano notizie nell'area di operatività dell'emittente.

Nell’incontro con Maniaci verranno affrontati i nodi principali dell’attività di questa “tv antimafia in tre stanze” come è stata definita da “La Repubblica”, l’esperienza personale di un giornalista che ogni mattina si fa il doppio nodo alla cravatta (trucco insegnatogli dal padre che gli ha permesso di sventare un tentativo di soffocamento da parte del mafioso di turno) e le sorti di questa piccola emittente, vicina a molti italiani, tanto da aver visto crescere attorno a sé un muro sociale di difesa dal nome “Siamo tutti Pino Maniaci” oltre all’iniziativa diffusasi in rete a seguito degli ultimi avvenimenti “Siamo tutti Telejato”.

Visita: telejato.it

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