Il 17 Marzo 2016 alle ore 19 presso Villa Annamore (San Giovanni La Punta (Catania) via Grassi 18) doppia presentazioni dei libri "Al di sotto della legge" di Luigi Notari e Mauro Rovarino (ed. Gruppo Abele) e “Roma Brucia” di Pietro Orsatti (Imprimatur editore).
Partecipano gli autori Luigi Notari e Pietro Orsatti e modera il giornalista Sebastiano Gulisano
A seguire APERITIVO/CENA con gli autori (per il dopo presentazione è necessario contattando uno dei seguenti recapiti: 3291904913 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Per maggiori informazioni: facebook.com/events/478706769001701
I libri e gli autori
Luigi Notari
Poliziotto per oltre 40 anni, è entrato in polizia, quasi per caso, nei difficili anni Settanta, anni di cambiamenti e di violenza. Dal 1994, dopo aver contribuito alla sua formazione è entrato nella segreteria nazionale del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), attività che ha svolto fino alla pensione. Al di sotto della legge è il suo primo libro.
Al di sotto della legge
Conversazioni su polizia e democrazia
Un “ragazzo di Genova”, che da quel luglio 2001 non ha superato la diffidenza nei confronti delle forze dell’ordine, e un poliziotto di lungo corso, che crede nella sua istituzione ma ne ha ripetutamente contestato il conformismo, anche dopo Genova. Dal loro incontro nasce una lunga conversazione. Non sempre facile. Mai rituale. Nella quale scorre un lungo pezzo della storia d’Italia: dalla battaglia per la smilitarizzazione della polizia all’assassinio di Aldo Moro, dall’omicidio di Francesco Lorusso a Bologna alla strage del 2 agosto, dalla bomba sul Rapido 904 alla nascita della Seconda Repubblica, dalla Uno bianca alla rottura dell’unità sindacale, da Genova 2001 alla fine della leva obbligatoria, dalla Val di Susa alla Ferrara di Federico Aldrovandi, una delle vittime degli abusi di polizia.
Pietro Orsatti
Nato a Ferrara, è cresciuto e ha trascorso gran parte della sua vita a Roma. Ha lavorato e collaborato con numerose testate giornalistiche fra cui «il manifesto», «Diario», «Liberazione», «Left/Avvenimenti», «Nuova Ecologia», «Terra», Radio Popolare, Rai, Arcoiris, ag Dire, «Micro Mega», «Antimafia Duemila» e «I Siciliani/giovani». Fra i primi in Italia a puntare sull’informazione aperta sul web e giornalismo partecipativo, ha realizzato e diretto più di venti documentari e ha scritto per il teatro e per progetti audiovisivi. Ha pubblicato A schiena dritta (2009), L’Italia cantata dal basso (2011), Segreto di Stato (2012), Grande Raccordo Criminale (con Floriana Bulfon, Imprimatur 2014) e alcuni ebook (Roma, L’Era Alemanna, Il Lampo verde, Utopia Brasil).
Roma Brucia
Dopo le inchieste sul sistema di Mafia Capitale, lo scioglimento per mafia del X Municipio e il parziale commissariamento del Campidoglio – negato, ma nei fatti è stata questa la scelta del governo – la città è in ginocchio. Tutti i servizi primari sono al collasso: dal trasporto pubblico fino alla gestione dei rifiuti, dalla manutenzione della città ai cantieri aperti e mai chiusi. Ed è al collasso la politica, alla sbarra nei processi e incapace di rinnovarsi.
Intanto le consorterie criminali si stanno riorganizzando, stringendo la città in una morsa, anche con la violenza. Ci sono tutte, dalla ’ndrangheta alla camorra, da Cosa nostra siciliana alle organizzazioni straniere. I Casamonica e quello che resta della Banda della Magliana, che non è mai morta. E poi la minaccia delle organizzazioni eversive di destra, di quei Nar a cui appartenevano Massimo Carminati e altri protagonisti di questi anni. Tornano le ombre di un passato, quello della strategia della tensione, dove mafia, eversione, massoneria coperta, pezzi della politica e apparati deviati dello Stato giocarono sulla pelle della Repubblica e della democrazia. Ci vorrebbe una Primavera di Roma, un movimento che metta insieme le energie migliori della società e della politica, della cultura e dell’arte, per affrontare la drammatica situazione della Capitale. Ma tracce di questa Primavera non se ne vedono.