Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

assalto-alla-giustiziaLunedì 20 febbraio alle ore 18 presso la Feltrinelli Duomo a Milano in occasione di una nuova presentazione  di "Assalto alla giustizia", Caselli, Dalla Chiesa, Spataro, e Frigerio ci parleranno di Giustizia "à la carte" e delegittimazione del controllo di legalità. Una ferita che non si rimarginerà con l'uscita di scena di Silvio Berlusconi: in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente. A vent'anni da Tangentopoli, a vent'anni dall'entrata in politica del Cavaliere, esiste una legge uguale per tutti?
 

Interverranno
Gian Carlo Caselli, autore del libro

Nando Dalla Chiesa

Armando Spataro

Coordinerà
Lorenzo Frigerio, referente di Libera Lombardia


IL LIBRO
ASSALTO ALLA GIUSTIZIA
di Gian Carlo Caselli

Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo. Folto è il catalogo degli epiteti scagliati sui magistrati più rigorosi: golpisti, malati di mente, eversivi, cancro da estirpare. Fino ai manifesti elettorali che intimavano
“fuori le Br dalle procure”.
Ma più grave è stato l’impegno del parlamento nel difendere interessi particolari attraverso iniziative vestite da riforme “epocali” della giustizia: il processo prima “breve” e poi “lungo”, la “prescrizione breve”, la separazione delle carriere. Obiettivo: ridurre l’indipendenza della magistratura, consegnare al potere politico il controllo delle indagini.
Un “sabotaggio istituzionale” che Caselli documenta con passione in queste pagine. Avvertendo che il problema della legalità in Italia non è nato con Berlusconi e non si esaurisce con la sua vicenda politica. Lo spiega con la consapevolezza di chi di volta in volta si è sentito accusare di essere il “servo sciocco di Dalla Chiesa” contro il terrorismo, “comunista” e “toga rossa” contro la mafia, o addirittura “mafioso” contro le bombe carta delle frange estremiste in Val di Susa. Perché in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente.
Eppure, ci ricorda l’autore, la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia. E spetta agli uomini liberi difenderla.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos