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20170124 quando avevamo guerra casaIl giornalista Mario Francese, assassinato dalla mafia 38 anni fa, sarà ricordato nell’ambito di un dibattito organizzato da “La Feltrinelli” e da “Mohicani Edizioni”. Martedì 24 gennaio, alle ore 18, nei locali di Feltrinelli Palermo, in via Cavour 133, si presenterà il volume “Quando avevamo la guerra in casa” (contenente un reportage di Mario Francese, curato dall’Ordine dei Giornalisti e pubblicato da Mohicani Edizioni).

I relatori saranno: Riccardo Arena (presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia), Giulio Francese (giornalista e figlio di Mario Francese), Franco Nicastro (consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti) ed Elvira Terranova (corrispondente dell’Adnkronos).

Come scrive La Feltrinelli nel presentare l’evento, “a 38 anni dalla tragica scomparsa di Mario Francese, leggiamo il suo appassionante reportage sui bombardamenti in Sicilia: paure, disagi e privazioni raccontati con realismo e umanità”.

Nel volume “Quando avevamo la guerra in casa” (seguito da un saggio conclusivo del giornalista Mario Genco), un giovanissimo Mario Francese racconta la tragedia dei bombardamenti in Sicilia: un incubo iniziato con l’intervento militare italiano al fianco della Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel reportage di Francese il ricordo è solido e nitido come quello di un precoce reporter di guerra a cui non sfugge, trovandosi egli stesso sotto le bombe, neppure un dettaglio di un’esperienza vissuta con drammatico realismo e restituita al lettore con una massiccia dose di umanità. Nel suo resoconto il cronista coglie e descrive le paure delle famiglie, i disagi degli sfollati, le privazioni della povera gente e perfino alcuni fotogrammi dell’ansia controllata di un ragazzo che da Siracusa si reca a studiare a Palermo.

Sfuggito alle bombe nel capoluogo siciliano, in una città dove il calendario scolastico è ormai cancellato, Mario Francese decide di tornare a Siracusa ma trova la casa di famiglia distrutta, si unisce alla schiera degli sfollati e, un giorno, scopre che l’incubo è finito: gli Alleati sono sbarcati.