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io-ricordo-23ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI
- sezione di Caltanissetta -
Caltanissetta. Con una lettera indirizzata ai “cittadini che non intendono solo commemorare” abbiamo auspicato che a Caltanissetta la memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, degli uomini delle loro scorte, di tutte le vittime della mafia, fosse simbolicamente onorata con il gesto dell’accensione di una piccola luce da parte di ogni cittadino dinanzi al Palazzo di Giustizia; a monito della grande luce che si può fare con il contributo, anche minimo, di tutti.

L’invito ha ricevuto tantissime adesione da cittadini, associazioni, enti e istituzioni anche al di fuori del territorio nisseno e questa così ampia, spontanea e sentita partecipazione ci consente l’organizzazione di una serie di eventi tra il 22 e il 23 maggio 2012 a Caltanissetta, che di seguito proveremo ad illustrare.
Il 22 maggio alle ore 18,00 presso lo Stadio “Tomaselli” di Pian del Lago si svolgerà una partita di calcio in onore dei caduti nella lotta alla mafia. Si fronteggeranno una squadra composta da magistrati e avvocati nisseni e una squadra composta da rappresentanti delle forze dell’ordine. In campo ci saranno due giocatori d’eccezione: il dott. Manfredi Borsellino che giocherà con i magistrati e gli avvocati e nell’altra formazione il Prefetto di Caltanissetta Carmine Valente che giocherà con i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Il 23 maggio alle 17,58 (orario in cui esplosero le bombe di Capaci vent’anni prima) il Palazzo di Giustizia di Caltanissetta diventerà un luogo di cultura, di arte e di memoria.
Nell’ambito di un ambizioso Progetto culturale per la giustizia verrà inaugurato il progetto fotografico a cura di Santo Eduardo Di Miceli con la collaborazione di Silvio Zaami dal titolo “Da Capaci alla nuova resistenza”, un ideale percorso dalle immagini di degrado della Sicilia a quelle della speranza fatta dall’opera di uomini impegnati affinché qualcosa cambi.
io-ricordo-23 Subito dopo, alle 18,15, sempre all’interno del Palazzo di Giustizia nell’aula magna verrà presentato il volume “Io ricordo” (a cura di Giada li Calzi, Ruggero Gabbai e Arianna Paris e con la prefazione di Ferruccio De Bortoli), che contiene le storie dei familiari delle vittime della mafie, raccontate dagli stessi protagonisti.
Alcuni di loro saranno presenti e offriranno la loro testimonianza.
Tra questi Sonia Alfano (oggi Presidente della Commissione Antimafia del Parlamento Europeo), Giovanni Busetta, Chiara Frazzetto, Camilla Giaccone, Robertà Iannì.
Alle 20,00  fuori dal Palazzo di Giustizia i cittadini si ritroveranno “per fare luce” e per stare uniti, per ricordare e per impegnarsi per fare ognuno ciò che è nelle sue possibilità per un territorio senza mafia e senza illegalità, unica condizione per un futuro migliore.
A questi eventi parteciperanno il presidente della Corte di Appello Salvatore Cardinale, il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta Roberto Scarpinato, il Procuratore Sergio Lari, il Presidente del Tribunale Claudio Dall’Acqua, il Procuratore aggiunto Domenico Gozzo, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Giuseppe Iacona, il Presidente dell’ANM di Caltanissetta Giovanbattista Tona.
Alla manifestazione hanno aderito diversi artisti nisseni che si esibiranno in ricordo delle vittime della mafia: tra questi la compagnia teatrale di Aldo Rapè e la danzatrice Mara Rubino.
La manifestazione verrà presentata nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà lunedì 21 maggio 2012, alle ore 11,00 presso la sala riunioni della Procura della Repubblica di Caltanissetta

IL SEGRETARIO
Dott.ssa Alessandra Bonaventura Giunta

IL PRESIDENTE
Dott. Giovanbattista Tona


Per ulteriori informazioni:
sull’iniziativa: www.dacapaciallanuovaresistenza.it
sul volume “io ricordo”: www.progettolegalita.it

per la conferenza stampa:
Dott. Franco Sclafani
Ufficio dei referenti per la formazione decentrata dei magistrati di Caltanissetta
Tel 0934.71780 – fax 0934.71233 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


PER FALCONE E BORSELLINO FACCIAMO LUCE

Ai cittadini che non vogliono solo commemorare
Il 23 maggio 2012 constateremo tutti che saranno trascorsi vent'anni dalla strage di Capaci.
Ognuno di noi esprimerà tutta la sua ammirazione e tutta la sua gratitudine per Giovani Falcone, per Paolo Borsellino e per tutte le vittime della mafia che con loro, prima di loro e dopo di loro hanno sacrificato la vita.
Il bilancio della lotta alla mafia, se sarà veritiero, farà emergere due grandi debiti che tutti abbiamo nei confronti di questi uomini.
Il primo debito è di gratitudine e non si può estinguere mai; va onorato tutti i giorni con l'impegno civile di ognuno.
Il secondo debito è di verità e si potrà estinguere, quando tutti, anche a fronte delle molteplici difficoltà, ci impegneremo nel fare luce su quello che è successo in Sicilia, ma anche in Italia, quando furono decise ed eseguite la strage di Capaci e l'eccidio di via D'Amelio.
Ci sono tanti magistrati, investigatori e uomini di buona volontà che si adoperano da anni su questo difficile fronte. E in mezzo a tante incertezze, qualche depistaggio, taluni comportamenti opachi e molti altri contraddittori da parte anche di uomini delle istituzioni, oggi si intravedono nuovi bagliori di luce.
Falcone e Borsellino devono oggi essere onorati come dei nuovi Padri di una Patria democratica e libera dalle mafie; per farlo davvero, però, occorre un silenzioso, continuo, rischioso e non sempre gradito lavoro per rendere sempre più chiaro ciò che accadde nel 1992.
Questo significa volgersi dove c'è buio e dove tanti, in maniera più o meno interessata, dicono di non vedere nulla; significa provare ad accendere una fiammella per vedere e capire.
Anche se il fuoco ci può bruciare le dita.
Anche se il vento o il soffio di qualche prepotente potrà tentare di spegnerlo.
Anche se sarà sempre una luce troppo piccola e non riusciremo a vedere bene tutto.
Anche se qualcuno ci chiederà conto del perché ci ostiniamo ad accenderla invece di occuparci di altro o accettare il buio così per com'è.
Uno dei luoghi in cui si cerca di fare quotidianamente questo difficile lavoro è il Palazzo di Giustizia di Caltanissetta.
Chi lo fa è convinto che bisogna continuare, senza nutrire ambiziose pretese ma senza perdere la propria umile coriacea determinazione.
Chi lo fa è anche convinto che la verità potrà essere raggiunta forse con il lavoro di pochi, ma certamente con il contributo di molti.
Alcuni sapevano e non hanno parlato, altri hanno parlato affinché le cose non si venissero comunque a sapere; ancora oggi c'è chi non si preoccupa di sapere ma di tutelare se stesso o altri; poi ci sono quelli che potevano sapere, non hanno voluto sapere e ora vorrebbero che nessuno sapesse.
Diverse associazioni e gruppi di cittadini, che in tante occasioni hanno manifestato vicinanza e solidarietà ai magistrati sottoposti a minacce, hanno espresso il desiderio di incontrarsi il 23 maggio 2012 a Caltanissetta, oggi città simbolo del faticoso percorso verso la ricerca della verità.
Ognuno di questi cittadini porta dentro di sé un frammento di quella collettiva voglia di verità, che ancora oggi, nonostante tutto, è presente nella nostra terra; e tutti questi frammenti si uniscono alla voglia di verità che anima magistrati e investigatori impegnati in un difficile lavoro, tuttora in corso. Ognuno può accendere una fiammella con la quale si possa vedere e si possa capire.
Sarebbe bello che la ricerca della verità, la disponibilità di ognuno a fare la propria parte, l'indisponibilità ad accettare la coltre di oscurità che potrebbe coprirci, venissero simbolicamente
rappresentati, ritrovandoci tutti dinanzi al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta alle 20,00 e creando insieme tanti piccoli varchi nel buio attraverso piccole fiammelle che, una per ciascuno, riuscissero a vincere le tenebre che circondano, ancora a distanza di vent'anni, i terribili fatti del 1992.

Giovanbattista Tona

ANTIMAFIADuemila
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