“Punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi”. Sono queste le intuizioni di Giovanni Falcone all'indomani del fallito attentato all'Addaura.
Falcone definì i personaggi che progettarono la sua uccisione alludendo a intelligenze criminali appartenenti a sfere ben più alte della mafia corleonese. Parole che restano di grande attualità, poiché si tratta delle stesse “menti” che si muovono negli ambienti di potere dell'Italia di oggi.
La conferenza “Menti raffinatissime”, organizzata dall'Associazione culturale Falcone e Borsellino in occasione del 22° anniversario della strage di Capaci, vuole partire proprio dalla lettura di Falcone, che come un filo invisibile percorre la storia dell'Italia fino ai giorni nostri.
L'evento si terrà presso l'Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza a Palermo (Via Maqueda, 172) alle ore 17,00.
Interverranno Antonino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo; Domenico Gozzo, procuratore aggiunto di Caltanissetta; Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto di Messina; Saverio Lodato, giornalista e scrittore; Silvia Resta, scrittrice e giornalista televisiva; Giorgio Bongiovanni e Anna Petrozzi, direttore e caporedattore della rivista Antimafia Duemila.
Gli studenti di Giurisprudenza che intenderanno partecipare avranno la possibilità di richiedere l'attribuzione di 1Cfu.
Ingresso è libero
L'evento su Facebook: facebook.com/events/443577365787201
Sarà possibile seguire la conferenza in DIRETTA STREAMING!